Vandali nell’oratorio di Travedona. “Sono figli della noia”
Il prevosto ha già chiesto un incontro ai genitori. "Forse è una richiesta di attenzione. Ma i beni e i valori condivisi vanno rispettati"
Scritte ingiuriose con lo spray su mobili e tavoli, estintori divelti e schiumogeno sparso sui pavimenti, serrature spaccate e bagni rovinati. Durante la notte i vandali hanno fatto visita all’oratorio di Travedona.
«Stiamo prendendo un pò di provvedimenti, ma prima di passare alle vie legali vorremmo incontrare direttamente i genitori per affrontare insieme quanto è avvenuto» dice don Luigino, prevosto di Travedona, arrivato in paese nel 2019. «Sono bravate non certo piacevoli – continua il prevosto -. Forse sono gesti che celano una richiesta di attenzione da parte di questi ragazzi che a volte agiscono anche per vincere l’ozio e la noia».

L’oratorio, così come la chiesa, non è provvisto di un sistema di videosorveglianza ma si evince chiaramente dalle parole di don Luigino che i vandali sono ben noti all’interno della comunità parrocchiale di Travedona. Il raid all’oratorio non è infatti un episodio isolato. Nel recente passato a farne le spese è stato un braccio della statua della Madonna. «Spero che da questo incontro ci si possa rigenerare – conclude don Luigino – I ragazzi devono capire che è importante avere dei progetti e rispetto per i valori e i beni condivisi».





