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Fiamme nella notte al confine, evacuato l’abitato di Indemini

In tutto sei elicotteri antincendio svizzeri sul posto per limitare il fronte delle fiamme. Preoccupazione anche da parte italiana

Incendio a Indemini

Ancora fiamme nella notte sulle montagne dell’Alto Lago dove nella giornata di domenica un vasto incendio ha distrutto numerosi ettari di bosco e obbligato ne autorità svizzere a disporre l’evacuazione dell’abitato di Indemini (comune di Gambarogno, Canton Ticino).

Il rogo, in territorio elvetico, preoccupa anche le autorità italiane: il sindaco Fabio Passera nella serata di domenica aveva consigliato ai villeggianti di lasciare le baite di Monterecchio e dei Cangili di Biegno, attorno ai mille metri di altitudine.

L’aggiornamento della situazione è arrivato lunedì mattina con una nota ufficiale della polizia cantonale.

Con riferimento all’incendio boschivo sviluppatosi sui monti di Gambarogno (alpe di Neggia) dalle 4 di domenica 30.01.2022, la Polizia cantonale comunica che a causa del denso fumo cagionato dal rogo – dopo aver consultato anche le autorità comunali e su autorizzazione del sindaco – si è proceduto a partire dalle 23 con l’evacuazione a titolo precauzionale di 32 persone a Indemini. Precedentemente erano già state evacuate, sempre in ottica preventiva, 13 persone nelle frazioni di Ri, Pezze e Boè. Per chi non ha potuto trovare una sistemazione da parenti o conoscenti, è stato aperto il centro della Protezione civile di Quartino.
Le operazioni di spegnimento impegnano il Corpo Pompieri del Gambarogno e i Pompieri della Città di Bellinzona. Il dispositivo ha visto anche l’impiego di tre elicotteri e di un Superpuma dell’esercito.
Le fiamme, favorite soprattutto dal forte vento e dal perdurare del tempo secco, si estendono attualmente su una superficie di circa sei ettari di bosco, lungo un’area di difficile accesso interessata da più focolai. Sono in corso contatti anche con le autorità italiane. Per evitare rischi, il valico di Indemini e la strada cantonale (a partire da Fosano) sono stati chiusi alla circolazione.

Lunedì mattina si è tenuta all’alba una prima riunione operativa delle autorità svizzere che hanno disposto l’invio sul posto di un sesto elicottero per l’impiego di lanci d’acqua sul fronte delle fiamme.

L’approvvigionamento idrico verrà garantito dall’impiego di vasche ad alta captazione che “pescheranno“ acqua nell’area di falda di Sant’Abbondio.

Pubblicato il 31 Gennaio 2022
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