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Anche Moderna sarà utilizzato come “booster”: ne basterà mezza dose

È arrivato il parare di Aifa che ammette il secondo vaccino a RNA messaggero per le terze somministrazioni. Attualmente possono fare richiesta tutti gli over60 che abbiano ricevuto il secondo richiamo almeno 180 giorni prima

Vaccino Moderna

Anche il vaccino Moderna potrà essere utilizzato come “booster” per chi ha già ricevuto due dosi e sono trascorsi più di 180 giorni dal secondo richiamo.

AIFA, l’Agenzia italiana del Farmaco, si è espressa ieri, 28 ottobre ammettendo anche il secondo vaccino a mRNA e affiancando quindi a Pfizer che è stato utilizzato in questa prima fase della campagna di terze dosi.

Il vaccino Moderna da utilizzare, come terza somministrazione, corrisponde a metà dose rispetto a quelle utilizzate per il ciclo primario e potrà essere inoculato indipendentemente dal vaccino precedentemente usato.

L’avvio della nuova fase di vaccinazioni ha interessato le persone immunocompromesse per le quali è previsto il terzo richiamo, a completamento della copertura vaccinale, e si somministra dopo i 28 giorni dal secondo vaccino.
Sono poi convocati gli anziani dopo gli 80 anni e da qualche giorno anche gli over60. Le prenotazioni avvengono sul sito di Poste ma le agende attualmente aperte arrivano fino a fine novembre per cui, chi si vede scadere i 180 giorni a dicembre, non riesce a ottenere la prenotazione.
Il sistema assegna la data in base al calcolo dei 180 giorni, non si tratta quindi di 6 mesi esatti dato che ci sono mesi da 30 e mesi da 31 giorni.

Attualmente, precisa il Ministero della Salute :

 

«La durata della protezione offerta dal vaccino non è nota; sono tuttora in corso studi clinici volti a stabilirla. Come per tutti i vaccini, la vaccinazione con Spikevax potrebbe non proteggere tutti coloro che lo ricevono. I soggetti potrebbero non essere completamente protetti fino a 14 giorni dopo la seconda dose del vaccino. È pertanto essenziale continuare a seguire scrupolosamente le raccomandazioni di sanità pubblica (mascherina, distanziamento e lavaggio frequente delle mani). La somministrazione di Spikevax può essere anche concomitante con quella del vaccino antinfluenzale o di un altro vaccino del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, con l’eccezione dei vaccini vivi attenuati.

Possibili effetti indesiderati
Come tutti i vaccini, Spikevax può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Si rivolga urgentemente a un medico se manifesta uno qualsiasi dei seguenti segni e sintomi di una reazione allergica: • sensazione di svenimento o stordimento • alterazioni del battito cardiaco • respiro affannoso • respiro sibilante • gonfiore della lingua, del viso o della gola • orticaria o eruzione cutanea • nausea o vomito • dolore allo stomaco.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it
Sono una redattrice anziana, protagonista della grande crescita di questa testata. La nostra forza sono i lettori a cui chiediamo un patto di alleanza per continuare a crescere insieme.
Pubblicato il 29 Ottobre 2021
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