“Scegliete un’idea non un prezzo”. Il futuro secondo Legacoop Lombardia
Nell'assemblea di metà mandato il presidente Attilio Dadda ha ribadito l'importanza di avere una ripresa equa, duratura e sostenibile. Presenti i rappresentanti delle centrali cooperative Confcooperative e Agci
Oltre 170 cooperatori e cooperatrici, tra presenti e connessi in streaming, hanno partecipato all’assemblea di metà mandato di Legacoop Lombardia, che si è tenuta a Bergamo mercoledì 6 ottobre.
Equa, sostenibile e duratura è la ripresa secondo il mondo della cooperazione lombarda. «Bisogna coniugare la memoria di ciò che è stato con le sfide future che ci vedono partecipi, unendo simboli, emozioni e forza» ha esordito nella sua relazione il presidente di Legacoop Lombardia Attilio Dadda.
La scelta di Bergamo non è stata casuale così come la scelta del luogo dell’assemblea. La città è infatti stata l’epicentro italiano della pandemia e gli spazi delle due cooperative, Teatro Tascabile e “Circolino“, hanno contribuito, con le proprie risorse ed energie a restituire alla città momenti di bellezza, socialità e cooperazione.
A riconoscere il valore della cooperazione a Bergamo è stato anche il sindaco della città Giorgio Gori, nel suo saluto alla platea di cooperatori e cooperatrici “speciali per tante ragioni” ha dichiarato nel corso del suo intervento «per la capacità di stare sul mercato, per la capacità organizzativa e per il modo in cui la cooperazione declina il tema del lavoro, non disgiunto da dignità, conciliazione e continuità». A rinsaldare il ruolo delle cooperative nei territori è stato anche l’intervento dell’assessore all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi di Regione Lombardia Fabio Rolfi che ha invitato la cooperazione a ragionare sulle diversificazioni produttive e sul valore della filiera su cui «le cooperative hanno anticipato i tempi».
È l’economia del cooperare, al centro della relazione del presidente di Legacoop Lombardia Attilio Dadda e del Manifesto 21 con cui l’associazione ha delineato la propria visione, mettendo al centro l’occupazione, il lavoro, la coesione sociale, i vantaggi per i soci, le comunità e i beni collettivi. Visioni che saranno trasformate in azioni, a partire dal tour nei territori annunciato nel corso dei lavori che toccherà 12 zone della Lombardia «per tornare a vedere, dal locale, le nuove sfide del movimento cooperativo», interrogandosi sul grande tema della «qualità della cooperazione» e soprattutto sul «lavoro come bene collettivo e non solo un diritto», con un messaggio chiaro sul codice degli appalti: «Scegliete un’idea non un prezzo».
Nelle parole del presidente Dadda l’alleanza della cooperazione lombarda rappresenta una condizione necessaria per «ampliare la presenza del modello cooperativo e delle nostre filiere». Presenti in sala anche i presidenti delle due centrali cooperative che assieme a Legacoop Lombardia hanno dato vita all’alleanza: Massimo Minelli presidente di Confcooperative Lombardia e Cinzia Sirtoli presidente di Agci Lombardia, intervenuti nel corso dei lavori assembleari. «L’associazione piattaforma – ha sottolineato Attilio Dadda – deve intercettare le nuove forme di cooperazione e assisterle».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.