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Scuola sino a fine giugno: “Noi ragazzi diciamo no. Perché nessuno ci ascolta?”

Nuovo parere di una studentessa che rivendica l'impegno dei ragazzi nonostante tutti i problemi e chiede di non sminuire quanto fatto

liceo crespi busto arsizio

L’ultimo giorno di scuola a fine giugno? la proposta lanciata dal Presidente Draghi ha sollevato molte opinioni tra docenti, dirigenti e sindacati. Qui riportiamo le voci degli studenti, protagonisti spesso inascoltati della scuola


Ma gli alunni in questo critico frangente cosa ne pensano?

Dai sondaggi emersi dalle scuole gli alunni si sentono traditi e delusi da parole infondate emesse da politici e adulti che li accusano di non aver fatto nulla durante quest’ultimo anno reso difficile da una pandemia mondiale, ma è davvero così?

I ragazzi, a questa domanda, rispondono con un no categorico. Noi, giovani al posto di prendere come scusa la pandemia e
non fare nulla, abbiamo continuato a studiare e ad impegnarci e forse anche più di prima dato che troviamo molto più stressante e pesante la famosa didattica a distanza.

Ma allora, se gli studenti italiani non vogliono andare a scuola fino al 30 di giugno perché nessuno li ascolta?

In questo momento i ragazzi provenienti da tutta Italia si uniscono in un urlo disperato, alimentato da parole che, come
proiettili, colpiscono l’entusiasmo e la dedizione che hanno per la scuola. Questo urlo grida il riconoscimento per tutti gli sforzi fatti e soprattutto pretende la fiducia nel lavoro e nell’impegno che stanno mettendo per crescere ed imparare.

Questa richiesta disperata deve essere ascoltata perché, non facendo ciò, questi ragazzi saranno atterriti da “sconosciuti” che li incolpano di essere stati dei nullafacenti in questo ultimo anno scolastico.

 

Cosa ne pensi della scuola sino a fine giugno? Partecipa al nostra sondaggio

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Pubblicato il 17 Febbraio 2021
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