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Voci per Patrick, una maratona musicale per chiedere la liberazione di Zaki

A distanza di un anno dall’arresto dello studente egiziano l'evento in streaming organizzato da Amnesty International, Mei e Voci per la libertà. Tempo fino al 31 gennaio per aderire all'iniziativa inviando il video di una performance musicale artistica dedicata a Zaki

Patrick Zaki

Una maratona musicale per chiedere la liberazione di Patrick Zaki. Lunedì 8 febbraio sarà un anno dall’arresto dello studente e attivista egiziano Patrick Zaki, detenuto a causa del suo lavoro per i diritti umani e le opinioni politiche espresse sui social.

In occasione di questa ricorrenza, Amnesty International Italia, Mei e Voci per la libertà organizza “Voci X Patrick”, l’evento musicale, che sarà trasmesso in streaming sui canali partner dell’iniziativa, per chiedere l’immediato rilasciato dello studente in carcere dopo esser stato fermato all’aeroporto del Cairo.

Fino al 31 gennaio sarà aperta la call per aderire all’evento (è possibile partecipare scrivendo a vocixpatrick@gmail.com), un invito, quello degli organizzatori, a tutti i musicisti “a sostenere con la propria musica la campagna per la liberazione di Patrick e più in generale di tutti i prigionieri di coscienza rapiti, torturati e reclusi ingiustamente”.

«L’8 febbraio – spiegano i coordinatori della maratona musicale – sarà il momento di farci sentire compatti e più determinati che mai. Patrick Zaki deve tornare ai suoi studi a Bologna. Proprio per questo invitiamo alla mobilitazione il mondo della musica chiedendo agli artisti di aderire all’evento programmato l’8 febbraio con un video di una performance musicale di qualche minuto dedicata Patrick.

«Crediamo che Patrick Zaki sia un prigioniero di coscienza – aggiungono gli organizzatori -, detenuto esclusivamente per il suo lavoro per i diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media. Dedichiamo questa iniziativa a tutti i prigionieri di coscienza che sono stati rapiti, torturati, scomparsi e detenuti illegalmente. E a tutte quelle giovani donne e uomini che viaggiano per il mondo per studiare, ricercare, condividere e costruire una società migliore».

 

Pubblicato il 19 Gennaio 2021
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