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Caccia al cinghiale: in Lombardia è estesa a tutto l’anno, anche con l’utilizzo di visori notturni

Sulla caccia al cinghiale cadono molti limiti: con l'approvazione della nuova legge regionale il Consiglio lombardo ha esteso la possibilità di cacciarlo a tutto l'anno, senza più i limiti stagionali conosciuti in precedenza dai cacciatori

cinghiali

Sulla caccia al cinghiale cadono molti limiti: con l’approvazione della nuova legge regionale il Consiglio lombardo ha esteso la possibilità di cacciarlo a tutto l’anno, senza più i limiti stagionali conosciuti in precedenza dai cacciatori. Ma non solo, con l’introduzione della possibilità di utilizzo del visore notturno per la caccia al cinghiale, l’attività venatoria si allarga anche alla notte.

Una caccia che si fa totale, ispirata dal fatto che, spiega il presidente del Consiglio lombardo Alessandro Fermi, “Servono misure drastiche per fronteggiare un’emergenza sempre maggiore che sta causando danni ingenti agli agricoltori e in alcuni casi costituisce anche una minaccia per l’incolumità e la sicurezza delle persone “.

Tra i provvedimenti dell’aula regionale, oltre a quelli che interessano la caccia al cinghiale, sono diverse le novità in materia venatoria. Fra le principali ci sono l’estensione della possibilità di cacciare la beccaccia fino al 31 gennaio nei soli ATC il sabato e la domenica; la possibilità per il capannista di usufruire del pacchetto di 15 giornate per la vagante alla migratoria dal primo di ottobre (prima si poteva solo dal 15 ottobre).

Inoltre si introduce l’obbligo per le guardie venatorie volontarie di indossare uniforme con capo e giubbino con pettorale e dorsale ad alta visibilità e l’obbligo nella caccia alla fauna stanziale e a tutti gli ungulati di indossare capo e giubbino con pettorale e dorsale ad alta visibilità.

Sempre tra le novità ci sono il fatto che nel caso di impossibilità di rinnovare l’autorizzazione del capanno per cause gravi (es. malattia, disoccupazione, ecc.) viene eliminato l’onere di rimuovere il capanno per tutto il tempo in cui perdurano tali cause e la eliminazione della forma di caccia alla sola migratoria per unificarla con la caccia alla stanziale.

Il via libera del Consiglio regionale, presieduto da Alessandro Fermi, è arrivato all’interno della prima legge di revisione normativa ordinamentale di quest’anno, che contiene -per gli ambiti istituzionale, economico e territoriale- circoscritte e limitate modifiche, puntuali integrazioni o specifiche sostituzioni di disposizioni legislative. Una procedura che ha sollevato molte perplessità e il voto contrario delle opposizioni.

Pubblicato il 26 Maggio 2020
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