“Tamponi a Luino e Cunardo dai primi di maggio“
Lo annuncia il vice sindaco Alessandro Casali: “C’è l’ok di Ats, ancora da definire i dettagli dell’operazione“
«Su iniziativa di Sos Trevalli e in collaborazione con ATS Insubria si svolgeranno nei prossimi giorni a Luino e Cunardo alcune giornate dedicate ai tamponi COVID 19». Lo annuncia il vice sindaco di Luino Alessandro Casali.
«L’associazione Sos Trevalli metterà a disposizione il suo personale volontario con figure professionali preparate e dotate di dispositivi per garantire la sicurezza delle prestazioni erogate. La stessa associazione sarà disponibile per recarsi direttamente anche presso l’abitazione delle persone più fragili e impossibilitate negli spostamenti così da poter comunque effettuare i tamponi. Ringrazio SoS Tre Valli e AtS Insubria per l’immediato impegno e spero di riuscire ad organizzare già nei prossimi giorni i primi interventi», ha specificato Casali.
«Ho recepito positivamente questa richiesta per il territorio, una possibilità concreta sia di prevenzione che di attuazione delle disposizioni, ringrazio i volontari sos tre valli che si sono messi a disposizione e gli amministratori locali dei comuni che hanno prontamente aderito» dichiara il direttore generale Ats Insubria Lucas Maria Gutierrez.
I test, spiega la presidente di Sos Tre Valli Loredana Amadio, «sono dei tamponi che verranno acquisiti col sistema drive in su alcune fasce di popolazione che verranno selezionate. Si pensa agli operatori sanitari e delle forze dell’ordine, a fasce di popolazione con fragilità o a chi può essere venuto a contatto col virus. A Cunardo il test verrà fatto nei pressi della nostra sede con una via di accesso e di uscita, e gruppi di volontari di tre persone che preleveranno il campione così da non creare assembramento. Su questo ci siamo confrontati col sindaco. A Luino siamo in contatto con la Croce Rossa Italiana e stiamo valutando un sistema analogo, probabilmente sempre in auto».
Sul numero di tamponi, le date precise e gli orari ci sarà dunque da attendere i prossimi giorni.
«L’idea era quella di dare un segnale di particolare attenzione al territorio in due aree, quella delle Valli e quella dell’Alto lago dove sia noi, sia Croce Rossa Italiana siamo particolarmente attivi e vicini in questo momento con svariati sevizi di assistenza al cittadino», spiega Amadio, infermiera professionale in pensione, ex responsabile di blocco operatorio.
«L’ideale sarebbe, dopo un primo step, accompagnare al tampone che svela se si è positivi o meno in quel preciso momento, anche un test sierologico che riporta di eventuali contatti col virus: sono ami complementari».
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