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Ognuno faccia la propria parte

Occorre fiducia in chi deve prendere decisioni e per questo non è tempo di polemiche, di strumentalizzazioni o di complottismi. Ognuno di noi agisca con responsabilità: a partire da noi che gestiamo parte dell'informazione

media giornalismo

È fiducia la parola chiave di questa strana crisi che si sta aprendo anche dalle nostre parti. Sappiamo bene come il sentimento della paura stia viaggiando ben più velocemente del virus e di ogni altra emozione. Proprio per questo insieme a fiducia occorre avere chiaro un altro termine: responsabilità.

Ognuno deve fare la propria parte iniziando da noi che gestiamo parte dell’informazione. Viviamo un’epoca complessa e questa è forse la prima volta che viviamo su larga scala una condizione di crisi. Comunicare bene è fondamentale. Non serve a niente alimentare paure o sospetti senza senso. Ci sono precise direttive e suggerimenti da rispettare. Atteniamoci a quelli.

Nelle scorse ore sono già iniziate a girare false informazioni. Sono arrivati messaggi vocali a liste di chat, post sui social. Può sembrare ingenuo chiedere di non diffondere tante sciocchezze, ma va tenuto ben presente che alimentare sospetti e paure non solo non serve a niente, ma in questo caso è anche un reato.

Da parte nostra ci assumiamo tutta la responsabilità del garantire una informazione puntuale, attenta, premurosa e soprattutto che sia utile. In questi momenti il giornalismo deve mettere la parola servizio al primo posto. Non serve a nulla il sensazionalismo e nemmeno il “gigantismo” che va alla ricerca di tante storie. È fondamentale pensare alle comunità e non ad altro.

Vi invitiamo quindi a collaborare come potete con l’augurio che questa situazione di crisi rientri velocemente, ma ora è impossibile fare qualsiasi previsione.

Da qui l’importanza della parola fiducia. Sul territorio regionale, provinciale e anche a livelli più iperlocali abbiamo eccellenze sanitarie che sapranno far fronte alle emergenze. Occorre fiducia anche in chi deve prendere decisioni e per questo non è tempo di polemiche, di strumentalizzazioni o di complottismi.

La politica deve fare la sua parte mettendo da parte le divisioni perché ora serve avere una unità di intenti.

I cittadini, noi tutti, dobbiamo fare la nostra parte. Non alimentiamo informazioni false e polemiche inutili. Quell’unità che si chiede alle istituzioni deve essere praticata a tutti i livelli sapendo che il peggior nemico potrebbe essere dentro di noi e non fuori.

Pubblicato il 23 Febbraio 2020
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