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I volti segreti della Gioconda in mostra a Maccagno

Il Ponte degli Artisti legge e reinterpreta il capolavoro immortale in chiave moderna

Generico 2018

Si svolgerà dal 7 dicembre all’8 marzo 2020, al Museo Parisi Valle di Maccagno con Pino e Veddasca, la mostra dedicata al mito e a “I volti segreti della Gioconda”.

La rassegna, organizzata dall’associazione milanese Ponte degli Artisti “la scaletta dell’arte” e fortemente voluta dal suo fondatore Savi Arbola Appiani, si sviluppa in diverse parti in dialogo tra loro, con video installazioni ed esposizioni di quaranta artisti che celebrano e declinano in chiave contemporanea la creatività, l’originalità e il geniale estro dell’artista toscano.
In particolare, sarà presente negli spazi del museo una riproduzione dell’opera per non vedenti.

«Non potevamo esimerci dal ricordare anche nel nostro Museo l’anniversario dei 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, genio assoluto del Rinascimento italiano», dice il sindaco Fabio Passera. «Siamo arrivati sul filo di lana, ma siamo orgogliosi di aver potuto cogliere al volo questa proposta che gli amici del Ponte degli Artisti ci hanno fatto. Il passato (o la leggenda?) della “Monna Lisa” leonardesca ha una straordinaria attinenza con il nostro Comune. La vicenda dei fratelli Vincenzo e Michele Lancillotti di Cadero e la permanenza del celeberrimo quadro trafugato dal Louvre proprio qui tra noi, sono passaggi che – diciamolo – ci inorgogliscono davvero. Alla fine, la piccola storia di Maccagno con Pino e Veddasca finisce per intrecciarsi in maniera importante con la vicenda universale che avvolge la vita e le opere di Leonardo».

Ma non è tutto perché al centro della rassegna di Maccagno c’è l’attualizzazione del mito della Gioconda in Val Veddasca.
In occasione dell’inaugurazione, infatti, prevista sabato 7 dicembre alle 17,30, Silvano Vinceti, presidente del Comitato Nazionale per la valorizzazione dei Beni Storici, Culturali ed Ambientali, terrà alle 16.00, presso il Punto d’Incontro di via Valsecchi, la conferenza dal titolo: “Il furto della Gioconda. Un falco al Louvre?”.
Una preziosa occasione in più per approfondire la conoscenza della storia di una tra le più celebri icone dell’arte, spesso utilizzata dagli artisti contemporanei in funzione simbolica.
Il dadaista Marcel Duchamp, ad esempio, l’ha scelta come bersaglio delle proprie provocazioni, aggiungendo a una riproduzione del dipinto i baffi.
Anche Andy Warhol riprodusse il dipinto in serie, come poster, mentre Banksy ne fece una versione “mujaheddin”, con lanciarazzi in spalla. Botero la ridipinse paffuta e Basquiat la rese un’icona graffiante, dal sorriso sinistro.
Numerosissimi, infine, gli utilizzi e le citazioni dell’icona-simbolo nel mondo del cinema, della musica, della televisione e della pubblicità. In particolare, il cantautore Ivan Graziani si ispirò allo storico furto per la canzone “Monna Lisa”, del 1979, immaginando un furfante che si chiude nel museo… a tu per tu con il ritratto più famoso del mondo.

I volti segreti della Gioconda
Dal 7 dicembre all’8 marzo 2020
Ingresso libero
Civico Museo Parisi Valle, via L. Giampaolo 1
Maccagno con Pino e Veddasca (Varese)
Inaugurazione in museo: sabato 7 dicembre 2019 – ore 17.30
Orari: venerdì dalle 14.30 alle 18.30
sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 18.30

Pubblicato il 26 Novembre 2019
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