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Cresce la rete di soccorso: a Luino maxi lezione con 750 studenti

Il 28 settembre, appuntamento con il 118 di Varese sul lungo lago per imparare le manovre per la rianimazione cardiopolmonare

maxi esercitazione per le scuole sulla rianimazione

Circa 750 studenti sul lungo lago suddivisi in più di 100 postazioni. Ci saranno istruttori, manichini e defibrillatori per una maxi lezione  sulla  rianimazione cardiopolmonare.

Dopo le edizioni di Varese e Gallarate ed in attesa del quarto appuntamento previsto per il 2020 nell’area di Castellanza e Legnano, quest’anno il NOI CI SIAMO! si terrà a Luino il prossimo 28 settembre.

L’ARRESTO CARDIACO
Ogni anno, in Italia, circa 60.000 cittadini muoiono in conseguenza di un arresto cardiaco, a insorgenza spesso talmente improvvisa da non essere preceduto da alcun sintomo o segno premonitore.

L’Arresto Cardiocircolatorio (ACC) è una situazione nella quale il cuore cessa le proprie funzioni, di solito in modo improvviso, causando la morte del soggetto che ne è colpito.

La sopravvivenza per questo evento è inferiore al 10%. La letteratura scientifica internazionale ha però dimostrato che un soccorso tempestivo e corretto in caso di arresto cardiaco improvviso, contribuisce a salvare fino al 30% delle persone colpite.

COS’E’ LA RIANIMAZIONE CARDIO POLMONARE
É definita Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP) l’insieme delle manovre atte a mantenere le funzioni vitali supportando artificialmente la circolazione e, se possibile, la ventilazione.

E’ essenziale che le prime manovre di soccorso, in primo luogo le Compressioni Toraciche Esterne (CTE), siano eseguite il prima possibile anche da parte di personale non sanitario (laico) perché rappresentano uno degli elementi principali che favoriscono la sopravvivenza di una persona colpita da ACC.

A questo primo e fondamentale trattamento può aggiungersi l’utilizzo di un Defibrillatore semi-Automatico Esterno (DAE), che consente anche a personale non sanitario di erogare una scarica elettrica stabilita automaticamente dal DAE.

La scarsa conoscenza delle manovre di primo soccorso da parte della popolazione riduce sia le probabilità di sopravvivenza delle vittime colpite da arresto cardiaco, sia le possibilità di limitare eventuali esiti invalidanti. Per queste ragioni è necessario che le tecniche di base di rianimazione cardio-polmonare diventino un bagaglio di conoscenza comune e diffusa.

Bastano poche ore di formazione per  apprendere le manovre di base di rianimazione cardiopolmonare; imparare a farlo a scuola potrebbe salvare in Italia ogni anno 15.000 persone, dei 60.000 casi annui di arresto cardiorespiratorio.

 La formazione per imparare le manovre di rianimazione cardiopolmonare prevede:

una prima parte teorica in aula, che verrà calendarizzata in accordo con i Dirigenti scolastici, all’interno degli istituti coinvolti ad opere del personale delle Associazioni di Soccorso e della AAT;

Previste lezioni frontali di circa un’ora, rivolte a 100 ragazzi per sessione da tenersi nel corso del mese di settembre;

una parte pratica che verrà svolta in contemporanea per tutti i candidati nella giornata di sabato 28 settembre sul lungo lago.

Un nuovo tassello, dunque, nella creazione di una rete capillare di assistenza a cui sono invitate anche tutte le Amministrazione comunali, al fine di ottimizzare i progetti di defibrillazione precoce presenti sul territorio e per indicare eventuali spazi disponibili per l’atterragio h24 dell’elisoccorso.

Pubblicato il 04 Settembre 2019
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