Polemica Verbania, «è luogo di cultura non di culto»
Così il sindaco Andrea Pellicini dopo le dichiarazioni dell’ex presidente del consiglio comunale Franzetti
Si è parlato persino di delibera «anti islam», ed è stata invocata per essa la libertà di culto sancita dalla Costituzione: è il contenuto della decisione licenziata da una delle ultime giunte cittadine e che contiene le regole basilari per disciplinare la cogestione degli spazi di palazzo Verbania.
A polemizzare sulle parole sottoscritte dagli assessori della giunta Pellicini, che in un passaggio prevede il divieto di utilizzo del palazzo “per attività religiose e confessionali“ è stato ieri Alessandro Franzetti, ex presidente del consiglio comunale luinese, e studioso di dottrine politiche all’Insubria, da sempre attento osservatore delle vicende cittadine.
In una nota inviata alla stampa Franzetti si lamentava dell’impossibilità anche solo di dire una messa o di celebrare una funzione religiosa sulla terrazza del Palazzo.
Stamane è giunta la replica del sindaco Andrea Pellicini: «Alessandro Franzetti è un caro amico e ha idee originali ma i luoghi di culto sono una cosa, e i luoghi di cultura un’altra. E Palazzo Verbania rientra fra questi ultimi».








