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Il passaggio a livello si riapre mentre passa il treno pian piano

È un problema legato alla velocità ridotta di alcuni treni. Il gestore della rete, Rfi, spiega le ragioni e assicura che una soluzione è già allo studio

Passaggio a livello Monvalle

Il treno sta passando e le sbarre del passaggio a livello a Monvalle sono aperte. Le segnalazioni so no già arrivate in passato, ce ne siamo occupati già spiegando le norme che regolano eventuali anomalie.

Il caso si ripete spesso, sul passaggio a livello tra strada e linea ferroviaria Laveno-Sesto Calende, percorsa solo da convogli merci che dal porto di Genova o dagli scali intermodali lombardi salgono verso la Svizzera e il Nord Europa.

Da Rfi, il gestore della linea Fs, spiegano che gli episodi si ripetono per un motivo specifico: qui capita che transitino treni a velocità molto ridotta, che attraversano il passaggio a livello con le sbarre chiuse ma non “liberano” subito l’incrocio tra strada e ferrovia. Proprio qui sta l’inghippo: quando la locomotiva in testa al treno supera un certo punto (il segnale successivo al passaggio a livello) un sistema automatico avvia le procedure di riapertura delle sbarre, che avviene mentre il treno sta ancora passando. Normalmente il treno è ben visibile agli automobilisti già in coda e per questo non c’è rischio per la sicurezza (foto 2016), ma ovviamente non dovrebbe accadere comunque.

Da Rfi specificano invece che “i treni non impegnano mai l’attraversamento Passaggio a livello con barriere aperte”, a meno di guasti dell’impianto. Ma anche in questo le norme sono diventate più restrittive e impongono la presenza di operai Rfi o forze dell’ordine che segnalino agli automobilisti il rischio.

Detto questo, è previsto un intervento risolutivo per eliminare il problema delle sbarre aperte “a metà treno”, mentre ancora alcuni vagoni stanno passando? Rfi fa sapere che è prevista un’integrazione tecnologica per risolvere la criticità della riapertura cioè delle sbarre. Quando? Entro il mese di febbraio, assicurano.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 21 Dicembre 2018
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