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Il Verbano Cusio Ossola rimane piemontese

Quorum non raggiunto: 33,2% i votanti. Chiamparino: “Il Vco ha dimostrato saggezza”. Il comitato referendario non si scioglie

Avarie

La partita sull’annessione della provincia piemontese del Verbano Cusio Ossola alla Lombardia si è chiusa alle 23.01 di ieri, domenica 21 ottobre con le prime notizie sull’affluenza alle urne che alla fine si è fermata al 33,2.

Perché la consultazione fosse valida era necessario il raggiungimento del quorum (50% più uno degli aventi diritto al voto su un totale di 143.375) e il successivo computo favorevole agli elettori che si fossero espressi per il “sì”.

Un risultato ben lungi dall’avverarsi: sui 77 comuni della provincia piemontese solo quattro hanno ottenuto un numero di votanti che permettesse di raggiungere il quorum. Si tratta dei comuni di Antrona Schieranco, Baceno, Crodo e Formazza, con percentuali di sì anche rilevanti (ad Antrona si sono espressi positivamente il 94,86% degli elettori e il quorum è stato raggiunto: 52,32%), ma nel complesso ininfluenti per spostare l’asticella del quorum, men lungi dall’essere raggiunto.

Un risultato amaro per i promotori del referendum: «Ci aspettavamo di più, il percepito era del tutto favorevole durante la campagna elettorale, che è stata una campagna lampo. Abbiamo dovuto combattere contro tempi ristretti e con un comitato del no che di fatto era l’istituzione Regione Piemonte», spiega Valter Zanetta, uno dei promotori, commentando a caldo il risultato referendario. Il comitato del “Sì” al referendum, tuttavia, in grado di raccogliere oltre 5000 firme a sostegno della consultazione, non si scioglie: «Continueremo a fare politica per ottenere due risultati: una nuova legge elettorale regionale capace di dare maggior rappresentatività al Vco, e per ottenere una legge che attribuisca poteri alla nostra provincia sulla falsariga di quelli che già oggi detiene Sondrio, nostro modello di riferimento».

Si tratta, quest’ultimo punto, di uno dei temi posti sul piatto durante la campagna elettorale, vale a dire la “specificità montana”, per la quale è presente un percorso già attivato da Regione Piemonte.

Soddisfatto dell’esito referendario il governatore Sergio Chiamparino: «La comunità del VCO ha dimostrato saggezza e responsabilità, respingendo una proposta illusoria che avrebbe messo seriamente a rischio le certezze e quindi le prospettive di quella provincia, nonostante qualche intervento un po’ scomposto del mio collega ed amico Fontana».

Fontana, durante la festa della Lega di Domodossola, a settembre, si era detto pronto ad accogliere il Vco in Lombardia.

«Per noi comunque questo risultato rappresenta un incentivo in più per andare avanti con gli impegni che ci siamo assunti e che stiamo già concretizzando. In ogni caso è stata una fase in cui si è discusso di più del rapporto fra aree metropolitane e aree decentrate e questo è stato comunque utile», ha concluso Chiamparino.

Pubblicato il 22 Ottobre 2018
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