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Solcare i laghi per imparare la convivenza

Sabato 10 maggio, ragazzi dai 14 ai 20 anni usciranno in barca a vela sul Maggiore. Un'iniziativa che coinvolge normodotati e disabili, sostenuta alla Regione Lombaria

«Il fatto che Regione Lombardia abbia aderito in corsa al progetto ‘Un mare di laghi‘, suggerendo alcuni piccoli cambiamenti, testimonia il valore della presa di coscienza: possiamo far seguire chi è fortunato i problemi della vita e a chi è svantaggiato l’opportunità di fare attività agonistica».
Lo ha detto Maria Cristina Cantù l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale e Volontariato di Regione Lombardia intervenendo alla presentazione del progetto "Un Mare di Laghi" cui ha partecipato anche l’assessore regionale allo Sport e Politiche Giovanili. 

Sabato 10 maggio alle ore 9 salperanno da Sesto Calende (VA), in provincia di Varese, sponda lombarda del Lago Maggiore, ragazzi dai 14 ai 20 anni in equipaggi misti (con e senza disabilità) per la prima delle due uscite in barca.  L’iniziativa attua il progetto approvato dalla giunta regionale della Lombardia nel dicembre scorso e coinvolge l’Associazione Vela Insieme, Regione Lombardia, Asl di Varese e Comune di Sesto Calende. 

CULTURA DEL RISPETTO – «La vela – ha sottolineato l’assessore regionale alla Famiglia – è uno tra gli sport di squadra che meglio di altri permette di sistematizzare le esperienze per fare in modo che la motivazione personale e l’integrazione consentano di incidere positivamente sul rapporto tra persone disabili e contesti di vita. Lo sport porta beneficio a persone con disabilità e, con questa iniziativa, vogliamo contribuire a diffondere la cultura della responsabilità e del rispetto: rispettando i diversamente abili si impara a rispettare la convivenza». 

SPORT POSITIVO – «Questo progetto rientra a pieno titolo nello sport positivo, quello di cui Candido Cannavò diceva che sarebbe servito un giornale intero per raccontarlo». Così Rossi, assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia – Solo il 3 per cento dei ragazzi disabili pratica sport e Regione Lombardia sostiene le azioni che favoriscono la crescita di questa percentuale di atleti perché fare sport aiuta. La vela e la vita comune in barca – ha rimarcato l’assessore – sono esperienze uniche per fare sport e aiutare la crescita umana e non solo dei disabili e quella che partirà da Sesto Calende ha tutti i requisiti per avere successo». 

REGIONE RICCA DI LAGHI – «Il presidente della Regione – ha concluso l’assessore – ha ricordato che la Lombardia è ricca di laghi e fiumi da far conoscere e da valorizzare anche attraverso lo sport e l’attività velica è un perno su cui far ruotare quest’azione di promozione». 

All’incontro con i giornalisti erano presenti anche il  consigliere segretario del Consiglio regionale della Lombardia, il commissario straordinario  dell’Asl di Varese il sindaco di Sesto Calende, i presidenti dell’Associazione Vela Insieme, della Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità) e del Comitato Paralimpico Lombardia.   

GLI EQUIPAGGI – Un’esperienza di navigazione di gruppo che permetterà agli adolescenti con disabilità, in particolare a coloro che vivono ancora nella loro famiglia, di iniziare a sperimentare azioni ed attività in autonomia. Saranno affiancati da ragazzi provenienti dalle scuole della provincia di Varese e da esperti professionisti della vela. 

A LUGLIO IN MARE – L’obiettivo, a medio termine, è anche quello di mettere a regime questo tipo di proposta su più anni, permettendo quindi a tutti i partecipanti di continuare a frequentare il proprio equipaggio non solo durante l’esperienza della scuola di vela, ma anche in altri momenti dell’anno, in particolare per le attività che ruotano attorno al lago Maggiore.   

Nel mese di luglio, gli equipaggi – a turno – parteciperanno alle uscite in mare programmate con partenza da Grosseto, in Toscana.

Pubblicato il 06 Maggio 2014
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