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Scippa una donna vicino all’ospedale, denunciato

Fermato dai poliziotti un 26enne pregiudicato, accusato anche di aver rubato una bicicletta nei giorni precedenti: in commissariato ha tentato di ferirsi sbattendo la testa sul tavolo

Scippa una passante al supermercato e viene rintracciato e denunciato dai poliziotti. È successo a Luino l’1 aprile, gli agenti della Polizia di Stato sono stati allertati da una passante che, con le sue urla, aveva provocato la fuga dello scippatore, in direzione dell’ospedale
Gli agenti, mettendosi immediatamente sulle tracce del rapinatore, hanno notato, dopo pochi minuti, un ragazzo che corrispondeva alla descrizione fornita dalla donna, correre in direzione della portineria dell’ Ospedale. L’azione sospetta attirava anche l’attenzione dei Carabinieri, accorsi in ausilio, che riuscivano ad intercettare il ragazzo e a bloccarlo: è un cittadino italiano di 26 anni, pluripregiudicato già noto per i reati di furto e rapina.
Il ventiseienne, riconosciuto da un testimone oculare quale autore della tentata rapina impropria ai danni della donna è risultato essere anche il responsabile pochi giorni prima di un ulteriore furto della bicicletta ai danni del figlio della stessa. Durante la schedatura in commissartiato, l’uomo ha iniziato ad inveire ed insultare gli agenti intervenuti, cercando anche in più occasioni di scappare reagendo con estrema violenza ai vari tentativi di calmarlo. L’uomo ha tentato di ferirsi sbattendo più volte la testa sulla scrivania che aveva davanti, visto lo stato di agitazione causato da un forte abuso di sostanze alcoliche e da un probabile contestuale uso di sostanze stupefacenti.
Il magistrato di turno, dottoressa Palomba, considerate le condizioni psicofisiche del soggetto, ha disposto che non fosse arrestato, ma all’esito delle procedure di polizia, indagato a piede libero e rilasciato. Il soggetto infine è stato denunciato per i reati di tentata rapina impropria e furto aggravato; la polizia ha chiesto alla competente Autorità Giudiziaria per l’applicazione di un’adeguata misura cautelare in considerazione dell’elevata pericolosità sociale del ventiseienne, dei numerosi precedenti specifici e della gravità della condotta nell’azione criminale.

Pubblicato il 02 Aprile 2014
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