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Nuova Marna, l’opposizione chiede “un vero confronto su costi e benefici”

Dopo gli interventi del Comitato tutela Basso Verbano e del Circolo Sestese Canoa Kayak, le osservazioni di Insieme per Sesto

Prosegue il dibattito sul progetto Nuova Marna, dopo gli interventi del Comitato tutela Basso Verbano e le precisazioni del Circolo Sestese Canoa Kayak.

Nell’ultimo numero di SestoInsieme, l’informatore di Insieme per Sesto, il gruppo di minoranza esprime le proprie preoccupazioni sull’intervento: «Gli spazi pubblici del vecchio forno (1.150 mq di superficie utile), presentati in modo scorretto come un "pessimo affare", di scarsa utilità, sono in realtà ancora da progettare. Negli incontri con le associazioni anche l’arch. Buzzi (ex assessore della giunta Colombo) ha dovuto ammettere che invece è possibile sfruttarlo con una divisione in verticale (anziché in orizzontale) al fine di realizzare una grande sala civica polifunzionale. Va ricordato che questa era una ipotesi già considerata fin dal 2007 e tuttora praticabile, soprattutto nel momento in cui Esselunga chiede di rivedere la convenzione con il Comune. La giunta in carica ha avuto ben 4 anni di tempo per affrontare e risolvere la questione, ma nulla ha fatto».
Il gruppo di opposizione ricorda le necessità cui potrebbe rispondere lo spazio pubblico da ricavare (gratuitamente) nella vecchia fabbrica «la realizzazione di una sala polivalente che permetta di ospitare gran parte delle attività oggi ospitate nel salone Marna, con una soluzione che per caratteristiche e dimensioni non si discosterebbe molto da quella prevista nel "Progetto Nuova Marna" della Giunta (circa 300-400 posti e che occuperebbe circa la metà dei 1.150 mq di superficie garantiti in convenzione) nella restante parte spazi per attività o sedi di associazioni oggi disperse (web radio, casa del cuore, Uni3, anziani SIAI, ecc) o in cerca di sede e uno spazio museale interattivo dedicato alla storia dell’industria sestese e non solo del vetro integrato con spazi didattici funzionali anche alla presenza dell’UNI3».
Inoltre Insieme per Sesto «invita a considerare il fatto che il vecchio forno potrebbe essere restaurato e reso operativo entro la fine del 2014, mentre l’ipotesi futuribile della "Nuova Marna" Tuttora piena di incertezze non sarebbe realizzabile prima del 2018».

Il gruppo conclude condividendo «le critiche rivolte da molte parti alla proposta della Giunta di costruire un nuovo grande edificio in riva al fiume. Una costruzione di grosso impatto paesaggistico e di costo molto elevato di cui non si conoscono ancora i tempi di realizzazione e i modi di progettazione. Per Insieme per Sesto la questione non deve essere decisa prima di un confronto vero su costi e benefici delle diverse alternative che devono essere resi pubblici con un confronto tra soluzioni concrete e verificate. Rimane netto il rifiuto di trasformare la questione Marna-Vecchio Forno in una contrapposizione politica, in uno strumento di speculazione elettorale.
In prospettiva, utilizzando eventuali maggiori entrate derivanti da modifiche al PII vetreria-Esselunga (esclusa la s-vendita del vecchio forno), occorre progettare una nuova sede della Canoa ampliandola verso la gradinata e l’anfiteatro, rinnovando la piazza Cesare da Sesto, con un intervento meno costoso e paesaggisticamente più sostenibile».

Leggi l’articolo completo sul giornalino dell’opposizione

Pubblicato il 30 Dicembre 2013
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