Il caso di Beppe Uva l’ha resa una donna arrabbiata e assetata di giustizia, ma anche un simbolo dei diritti civili. E’ quanto sta accadendo a un’umile cittadina di Brebbia che, senza conoscere nessuno, è passata dalla tranquilla di provincia di Varese ai convegni internazionali, in cui sostiene la sua causa (accusa le forze dell’ordine di aver causato la morte del fratello). (foto tratta dal sito repubblica.it). La vicenda è controversa e non è ancora chiaro come sia morto il fratello, Giuseppe Uva, ma la sua determinazione le ha comunque permesso di accostare il suo caso a quelli di Stefano Cucchi e Federico Aldrovandi. 

E’ accaduto anche di più. Due giorni fa Lucia Uva, insieme a Ilaria Cucchi, è stata l’unica persona chiamata da Lucia Annunziata sul palco, a Roma, durante il party per la presentazione dell’edizione italiana dell’Huffington Post, il più importante sito Internet di informazione del mondo.  Lucia nei mesi scorsi è stata ovunque. Con Manconi, con Pannella, con Le Iene più volte (ed è stata anche querelata per le dichiarazioni fatte in quella occasione), ma anche al meeting dei parlamentari europei dell’Ocse a Vienna, durante una sessione sui diritti umani in cui ha preso la parola insieme a Eugenia Timoschenko, la figlia della leader dell’opposizione ucraina incarcerata. E’ inoltre la protagonista di un film che sarà presentato giovedì a Roma sulla vicenda del fratello. Andy Warhol direbbe che è una semplice cittadina che ha avuto il suo quarto d’ora di celebrità. Se non fosse che c’è di mezzo una tragedia e una vicenda giudiziaria controversa. (foto tratta da Flicr.com). La sua fortuna? Aver incontrato Patrizia Moretti Aldrovandi e Ilaria Cucchi, le donne che hanno fondato un’associazione per combattere le ingiustizie di chi ha avuto un familiare ucciso dallo stato. Iniziò tutto con un blog, in cui Patrizia Moretti chiedeva aiuto per la morte del figlio a Ferrara. 

Il trailer del film

Il video dell’intervento con Lucia Annunziata