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Ruba la catenina ad un minore, in manette un ventinovenne

La rapina, effettuata con un complice che si è dileguato, è avvenuta su un treno. A farne le spese un diciassettenne che ha chiesto aiuto agli agenti del commissariato di Gallarate

Un giovane equadoriano di 17 anni è stato rapinato della sua catenina da due balordi  mentre, a bordo del treno, tornava a Sesto Calende. Il fatto è avvenuto alle 22 circa di sabato scorso, 2 giugno sul treno che lo riportava a casa. Gli agenti del Commissariato di Gallarate hanno tratto in arresto Chadid Youness, ventinovenne marocchino irregolare in Italia è già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti per spaccio, lesioni personali, furto e danneggiamento. Il giovane è stato arrestato nella flagranza del reato di rapina.

Gli agenti sono stati allertati dalla stessa vittima, grazie anche all’aiuto dal personale di Trenitalia, che ha raccontato di essere stato avvicinato da due malintenzionati già nei pressi della stazione ferroviaria di Sesto Calende, per motivi apparentemente futili ed inconsistenti, ma con il probabile intento di saggiarne le capacità di reazione. Poco dopo, a bordo del treno già in movimento, Chadid, lo bloccava da tergo con un braccio intorno al collo e, con l’aiuto di un altro individuo tuttora in corso di identificazione, gli strappavano una catenina d’oro.

Una volta giunto a Gallarate, il minore rapinato, insieme ad un coetaneo di nazionalità italiana anch’egli residente a Sesto Calende, hanno atteso la Volante del Commissariato, fornendo le prime preziose descrizioni dei due malviventi; uno di essi, Chadid appunto, era in effetti notato e rintracciato presso un esercizio pubblico sito nei pressi della stazione ferroviaria gallaratese. A tradirlo l’abbigliamento dai toni sgargianti: maglietta color fucsia ed occhiali riportanti i tre colori della Union Jack britannica. Condotto presso il Commissariato per gli accertamenti del caso, è stato immediatamente riconosciuto sia dalla giovane vittima che dall’amico.

Mentre gli agenti lo accompagnavano negli uffici l’uomo, pensando di non essere notato, ha inutilmente tentato di disfarsi di un involucro contenente alcune dosi di hashish per complessivi sette grammi, prontamente recuperato, fatto che gli è valso anche la denuncia in stato di libertà per detenzione di droga a fini di spaccio. Al termine delle operazioni di fotosegnalamento, in quanto privo di qualsiasi documento di identificazione, il ventinovenne è stato dunque tratto in arresto, e poco dopo, su disposizione del Sost. Proc. della Repubblica di Busto Arsizio Dr Pasquale Addesso, associato alla casa di reclusione di Busto Arsizio.

Pubblicato il 04 Giugno 2012
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