Con “Il Trono” Franco Berini vince l’edizione 2025 del Premio Amalago
Premiati a Verbania Franco Bernini, Marina Marazza e Agnese Pini. Tra Machiavelli, Gemma Donati e la memoria storica, il romanzo storico torna a parlare al presente

È Il trono di Franco Bernini il libro vincitore del Premio Amalago 2025, il riconoscimento letterario nato sulle sponde del Lago Maggiore per celebrare la forza del romanzo storico e il suo legame con il territorio. Una cerimonia partecipata e ricca di contenuti ha animato sabato primo giugno Villa Giulia, a Verbania, per la prima volta sede dell’evento finale.
Il trono, pubblicato da Edizioni e/o, racconta un Machiavelli diplomatico e stratega, incaricato dalla Repubblica Fiorentina di osservare e riferire su Cesare Borgia. L’uomo che ispirerà Il Principe si muove in un’Italia attraversata da tensioni e ambizioni, in un racconto che unisce rigore storico e profondità narrativa. Franco Bernini, regista, sceneggiatore e direttore dei corsi di sceneggiatura del Centro Sperimentale di Cinematografia, ha ritirato il premio – un’opera d’arte realizzata dal maestro Marco Nereo Rotelli – raccontando al pubblico la genesi del romanzo.
Sono stati premiati anche Agnese Pini con Un autunno d’agosto (2023, Chiarelettere), che ha ricevuto il Premio Speciale delle Scuole (libro che con scrittura evocativa porta a riflessioni sulla memoria storica. I ragazzi si sono
interrogati sulla necessità di una memoria condivisa e sulla necessità di evitare la ripetizione di simili orrori), e Marina Marazza con La moglie di Dante (2021, Solferino), a cui è andato il Premio Speciale Agar Sorbatti «per la
creazione di un personaggio femminile di particolare rilievo» come Gemma Donati, moglie di Dante Alighieri, «donna coraggiosa e forte, capace di affrontare da sola le difficoltà dell’esilio del marito in un’epoca in cui le donne avevano pochi diritti. Figura silenziosa ma fondamentale nella vita del poeta».
Tutti i premiati hanno ricevuto, oltre a diploma e trofeo, anche un riconoscimento economico. Alla cerimonia, presentata da Elena Croci e Giancarlo Lacchin, erano presenti, oltre a Giuseppe Polimeni, autore di una lectio magistralis, anche l’ideatrice e coordinatrice del premio Sibyl von der Schulenburg, l’assessore alla Cultura di Verbania Franco Paretti, il vicesindaco di Luino Antonella Sonnessa e diversi studenti e presidi delle scuole coinvolte nella valutazione. La Commissione Tecnica, presieduta da Giovanni Grasso, ha selezionato i finalisti tra dodici romanzi proposti dal cosiddetto Gruppo di Candidatura, una rete riservata di lettori e blogger che ha il compito di individuare titoli capaci di incontrare davvero il gusto del pubblico.
IL PREMIO AMALAGO
Il premio nasce sulla base di un’intuizione: raramente il libro vincitore di un premio risulta poi tra quelli più graditi al pubblico. L’Associazione Amalago, creata dal mecenate Massimo Ciaccio per incentivare le iniziative culturali sul
Lago Maggiore (il premio gode del patrocinio della Regione Piemonte, di ben ventisette Comuni che si affacciano sul Verbano – undici lombardi, tredici piemontesi e tre ticinesi – e della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi–Alto
Piemonte), ha provato a rompere questo schema, rovesciando il criterio di selezione: non più libri proposti da editori e autori, ma titoli che effettivamente godono del gradimento del pubblico individuati tramite blogger indipendenti,
gruppi di lettori e book influencer, i cui nomi rimangono segreti fino alla conclusione del premio, e che compongono il Gruppo di Candidatura.
Come l’anno scorso, anche quest’anno è previsto dopo l’estate un tour dei vincitori del premio in alcuni Comuni tra quelli che hanno concesso il patrocinio. Verranno visitate scuole, musei e biblioteche in modo da mettere in contatto gli
autori con i cittadini del Lago Maggiore.
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