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“Un arcipelago musicale”, Stresa Festival presenta il programma dell’estate sul Lago Maggiore

Dalla musica irlandese al jazz passando per Cuba: un ricco programma per la celebre e raffinata rassegna musicale piemontese

Isole Borromee (Giovanni Talamona)

Tanti artisti internazionali, musiche, suoni, colori, sfumature: ancora una volta Stresa Festival si preannuncia ricco e sfaccettato nella sua raffinata configurazione artistica e nella sua preziosa dislocazione ambientale, spaziando dalla musica antica a varie diramazioni sonore contemporanee, jazz incluso, passando attraverso molteplici tradizioni. Dal 17 luglio all’1 agosto e dal 19 agosto al 6 settembre, la 64esima edizione di Stresa Festival coinvolgerà numerose località del Lago Maggiore, ad iniziare da tutte e tre le isole – Isola Bella, Isola Madre e Isola dei Pescatori – sulle quali il Festival ritorna dopo alcuni anni. Un grande evento che si riflette nell’acqua e dall’acqua trae la propria forte identità.

«Il Lago Maggiore ospita Stresa Festival dal 1962 e sin da allora è sempre stata evidente la vocazione internazionale di questo avvenimento, certo per la scelta dei musicisti e per il pubblico che li applaude provenienti, entrambi, da ogni dove nel mondo. Ma ancora e certamente per la bellezza dei nostri luoghi», specifica Claudio Marenzi, Presidente dell’Associazione Settimane Musicali di Stresa, «Il respiro senza confini è sempre stato una caratteristica del nostro Lago che oggi, dai dati ricevuti dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, sappiamo essere la località lacustre con il primato di permanenza media nel quadro dei 16,89 milioni di presenze complessive regionali nel 2024. Quest’anno a celebrare lo stretto legame tra territorio e musica, sono onorato di confermare che il programma di Stresa Festival includerà location inaspettate comprendendo, di nuovo, anche le Isole Borromee, e per questo ringrazio il Principe Vitaliano Borromeo».

Mario Brunello, Direttore Artistico di Stresa Festival, introduce così il programma 2025: «Stresa Festival, con ambizione, si vuole definire “la quarta isola”, aggiungendo così motivo di attrazione culturale alle celeberrime Isole Borromee, tesoro indiscusso di Stresa e del Lago Maggiore, che quest’anno saranno molto frequentate dai nostri concerti. Un Festival che amiamo definire un arcipelago musicale: isole di musica a cui approdano artisti provenienti da tutto il mondo, da vari ambiti sonori, per portare dialogo e bellezza, valori da tenere sempre cari di questi tempi. Dialogo tra culture, epoche, stili, dialogo tra strumenti antichi e moderni, tra voci lontane, tra arte e natura e, perché no, tra artisti e pubblico. Questi sono i temi che si svilupperanno nel corso di Stresa Festival, lungo i due mesi suddivisi in quattro “isole”: Jazz, Young, Antiqua e Classic. Non mancheranno omaggi specifici a grandi artisti come Alessandro Scarlatti a 300 anni dalla morte, Šostakóvič a 50 anni dalla morte, Berio, nei 100 anni dalla nascita, senza dimenticare il compleanno dell’amatissimo Arvo Pärt, che a settembre spegnerà 90 candeline. Da non perdere la possibilità di dialogare, conoscere e avvicinare gli artisti ospiti di Stresa Festival partecipando agli Album. Da ricordare poi che l’iniziativa di creare il Bosco Claudio Abbado continua anche in questa edizione, adottando un albero a ogni concerto».

Venendo al programma artistico, Stresa Festival 2025 sarà articolato come di consueto in due distinti periodi temporali, che corrispondono anche a una diversificata pluralità di proposte, con attenzione anche per nuovi talenti e per il pubblico giovanile.

17 luglio – 1 agosto: dalla musica irlandese al jazz passando per Cuba

Jazz ma molto altro ancora contrassegna la prima parte di Stresa Festival 2025. Si comincia infatti, giovedì 17 luglio, nell’inedita location del Piazzale dell’Artiglieria dell’Isola Bella, con un concerto che riflette la tradizione e la modernità della musica irlandese, di cui sarà protagonista il formidabile violinista Martin Hayes, coadiuvato nella speciale occasione dalla violoncellista connazionale Kate Ellis. Due giorni dopo, sul Lungolago La Palazzola di Stresa, la cantante e violoncellista cubana Ana Carla Maza, recente rivelazione della world music, darà un saggio delle capacità di coinvolgere il pubblico con la sua effervescente, contagiosa comunicativa sullo sfondo di ritmi caraibici, influenze classiche e molto altro ancora.

Tra questi due concerti si inserisce, venerdì 18 luglio, nella Loggia del Cashmere dell’Isola Madre, l’esibizione del Pacific Quintet, formazione di soli fiati (flauto, oboe, clarinetto, fagotto e corno) che proporrà personali arrangiamenti di capolavori come West Side Story e il Barbiere di Siviglia, nonché del Tombeau de Couperin di Ravel e una composizione del pianista turco Fazil Say.

Tre saranno le serate dedicate al jazz, per le quali Mario Brunello ha coinvolto come artist in residence il pianista Simone Locarni, considerato uno dei nuovi talenti del jazz internazionale. Locarni proporrà due progetti a sua firma: “Radici”, incontro generazionale ma ancor più incontro di storie, culture e territori diversi, con la partecipazione del sassofonista argentino Javier Girotto (mercoledì 23 luglio all’Isola Bella); Suite for a Lake, composizione ideata appositamente per Stresa Festival 2025 in omaggio al luogo di origine dello stesso pianista (sabato 26 luglio, Stresa Festival Hall). Nella stessa serata si ascolterà il Quartetto per archi n. 4 in re magg. op. 83 di Šostakóvič ad opera del Quartetto Noûs, a simboleggiare un possibile, affascinante dialogo tra jazz e musica europea.

Sempre riconducibile al versante jazzistico del Festival, sarà il concerto (venerdì 25, Isola Bella) del celebre fisarmonicista francese Richard Galliano, autentico virtuoso del proprio strumento e tra gli ospiti di maggior spicco di Stresa Festival 2025.

Dal 30 luglio all’1 agosto, all’Isola dei Pescatori, sarà quindi l’isola young ad accendere i riflettori per tre serate su altrettante, variegate proposte: i Delicatoni, band emergente di impronta indie-pop (30 luglio); Klaus, al secolo Tudor Laurini, dj e youtuber da un milione di follower (31 luglio); Frida Bollani Magoni, pianista prodigiosa, figlia d’arte ma ormai affermata grazie ad un innato talento (1 agosto).

19 agosto – 6 settembre: da Bach ad Arvo Pärt

La seconda parte di Stresa Festival 2025 inizierà nel segno di Bach: martedì 19 agosto, alla Stresa Festival Hall, l’Akademie für Alte Musik Berlin, una delle principali orchestre barocche al mondo, eseguirà l’integrale dei Concerti Brandeburghesi. Il giorno dopo, presso la Rocca Borromeo di Angera, l’Ensemble Sjaella, formazione vocale tutta al femminile, esplorerà l’antico dilemma umano tra la testa e il cuore – il titolo del concerto è infatti Head Heart – attraverso musiche di Purcell, Frank, dell’americano David Lang e di altri autori.

Giovedì 21 e venerdì 22 agosto Stresa Festival raggiungerà un luogo senza tempo come l’Eremo di Santa Caterina del Sasso a Leggiuno, in occasione del consueto doppio appuntamento con le meditazioni sulle Suite per violoncello di Bach, affidate quest’anno allo svizzero Thomas Demenga, uno dei migliori violoncellisti a livello mondiale.

Evento particolarmente suggestivo si preannuncia anche il concerto di sabato 23 (Chiesa Sant’Ambrogio a Stresa), nel corso del quale l’ensemble Il Suonar Parlante diretto dal violista da gamba Vittorio Ghielmi accosterà lo Stabat Mater di Alessandro Scarlatti all’omonima composizione dell’estone Arvo Pärt, il più eseguito fra i compositori contemporanei.

Impressions Parisiennes è il titolo del concerto del pregevole Quatuor Van Kuijk, giovane quartetto d’archi transalpino che celebrerà la ricchezza e l’eleganza del repertorio francese attraverso trascrizioni di Ravel, Poulenc e Fauré, eseguendo anche composizioni originali di Baptiste Trotignon (martedì 26, Stresa Festival Hall).

Il magistrale violinista lettone Gidon Kremer proporrà quindi, insieme al suo ensemble Kremerata Baltica, brani di Bach, Šostakovič, Pärt a Schubert, con composizioni contemporanee dedicate al grande autore viennese (27 agosto, Stresa Festival Hall).

E poi: Simone Rubino, specialista della marimbadonerà sonorità inedite con il suo strumento a brani di Bach, Vivaldi e Rameau (giovedì 28 nel Salone Nuovo di Palazzo Borromeo sull’Isola Bella), mentre il pianista americano Conrad Tao getterà un ponte fra Europa e America suonando, tra gli altri, pezzi di Schumann e Rachmaninov, canzoni immortali come “Over The Rainbow” e gemme di Billy Strayhorn, braccio destro di Duke Ellington (30 agosto, Stresa Festival Hall; sponsor del concerto Intesa San Paolo).

L’ultimo giorno di agosto (Chiesa di San Donato a Carpugnino) avrà una dedica speciale a Luciano Berio, nel centenario della nascita, con l’esecuzione, da parte di un ensemble che includerà il soprano Lucia Cortese e il violoncellista Mauro Valli, delle celebri Folk Songs scritte dal compositore ligure. A rendere ancor più stimolante il concerto, sarà l’accostamento con una selezione delle Scottish & Welsh folksongs di Haydn.

Martedì 2 e mercoledì 3 settembre si tornerà all’Isola dei Pescatori: in questa cornice particolare andrà in scena il Don Giovanni di Mozart, in una versione dell’epoca per quartetto d’archi con la riduzione drammaturgica del regista Gianmaria Aliverta, artefice di un nuovo modo di fare opera. Giovedì 4 settembre si farà quindi tappa alla Villa Ponti di Arona in occasione del concerto del fenomenale violinista russo Dmitry Smirnov, in coppia con il chitarrista Luca Pianca; in programma sonate e capricci di Paganini. Venerdì 5 il pianista e clavicembalista Anthony Romaniuk sarà poi protagonista di un concerto negli spazi della logistica di Herno a Lesa, avvalendosi anche di tastiere elettriche: un viaggio fra autori e stili diversissimi tra loro, da Bach a Satie, da Stravinskij a Philip Glass, da Purcell alla Penguin Cafe Orchestra.

Stresa Festival 2025 si concluderà sabato 6 settembre (Stresa Festival Hall) ospitando una delle compagini orchestrali più prestigiose al mondo, la London Symphony diretta da Antonio Pappano: la Sinfonia n. 9 in mi bem. magg. op. 70 di Šostakovič e la Sinfonia n. 5 in do min. op. 67 di Beethoven saranno intervallate dal Concerto per violoncello e orchestra in la min. op. 129 di Schumann, nella trascrizione di Šostakovič, di rara esecuzione, con la partecipazione di Mario Brunello al violoncello.

Sponsor della serata: Herno.

Infine, Stresa Festival è da sempre musica ma anche parole, grazie ad approfondimenti di specifiche opere musicali: martedì 19 agosto, Luca Mosca racconterà “I sei concerti Brandeburghesi”, mentre sabato 6 settembre Alberto Batisti si soffermerà sulla Quinta Sinfonia di Beethoven.

Altra caratteristica del Festival sarà l’ecosostenibilità: con l’acquisto del biglietto, gli spettatori contribuiranno all’ampliamento del “Bosco Claudio Abbado”, sorto lo scorso anno all’interno del Parco Campo dei Fiori e realizzato in collaborazione con WOWnature, iniziativa di Etifor | Valuing Nature, azienda di consulenza ambientale spin-off dell’Università di Padova.

 Fuorifestival il concerto organizzato dagli Amici del Festival: domenica 3 agosto nella Chiesa Parrocchiale di San Maurizio a Gignese, con l’organista Emanuele Carlo Vianelli.

Anche quest’anno Stresa Festival stringe sodalizio con Outhere Music, tra i principali produttori indipendenti di musica classica e contemporanea al mondo, per il quale registrano o hanno registrato diversi degli artisti invitati.

Stresa Festival è organizzato da Associazione Settimane Musicali di Stresa con il contributo di MIC-Ministero della Cultura e della Regione Piemonte; con il patrocinio e il sostegno di Città di Stresa; con il sostegno di Fondazione CariploFondazione CRTFondazione Comunitaria del VCO-Ente Filantropico.

Info e biglietteria:

www.stresafestival.eu

Pubblicato il 08 Maggio 2025
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