Dopo il lungo restauro riaprono i Castelli di Cannero. Prime visite da sabato 28 giugno
I lavori di smantellamento della gru simboleggiano la fine di una lunga attività di recupero del sito turistico che rientra tra le proprietà Borromeo

L’apertura dei Castelli di Cannero, il nuovo sito culturale del circuito dei beni turistici di Terre Borromeo sul Lago Maggiore, è sempre più vicina. Il museo sarà aperto al pubblico a partire da sabato 28 giugno.
Una fase preannunciata dai lavori di smantellamento della gru che ha consentito la realizzazione dell’imponente opera di recupero e ristrutturazione edilizia di questi anni. La dismissione è un momento simbolico che segna il termine delle attività di restauro.
In programma giovedì 12 giugno il taglio del nastro, riservato alle istituzioni e alle autorità pubbliche con il patrocinio di Regione Piemonte, Regione Lombardia, delle province di Verbania-Cusio-Ossola, Novara e Varese. Inoltre, di numerosi Comuni del territorio del Lago Maggiore: Angera, Arona, Baveno, Belgirate, Besozzo, Cannero Riviera, Cannobio, Castelletto Sopra Ticino, Dormelletto, Germignaga, Ghiffa, Ispra, Laveno-Mombello, Leggiuno, Lesa, Luino, Meina, Monvalle, Oggebbio, Porto Valtravaglia, Ranco, Sesto Calende, Stresa e Verbania.
Situato di fronte alle cittadine di Cannero e Cannobio, al confine con la Svizzera, il nuovo sito museale originario della prima metà del Quattrocento torna all’antico splendore, con la dotazione delle più moderne tecnologie. I visitatori potranno scoprire la storia suggestiva della fortezza in un viaggio, dalla terraferma alle acque del lago, fino ad addentrarsi lungo i camminamenti tra le corti, il mastio e le mura.
Marina Borromeo, Responsabile dei progetti speciali di Terre Borromeo, afferma: “Siamo felici di poter annunciare l’ormai imminente inaugurazione ufficiale dei Castelli di Cannero. Un progetto molto ambizioso e delicato sia per le dimensioni dell’intervento di recupero, sia per la posizione degli isolotti circondati dal lago. Un’opera iniziata nel 2019 e resa ancora più complessa a causa delle interruzioni forzate dovute alla pandemia. Oggi il territorio, che ha risposto con interesse al nostro progetto, si arricchisce di un nuovo museo moderno in uno scenario naturale di grande impatto”.
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