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Il sindaco di Baveno: “L’opposizione di Stresa non ci coinvolga in polemiche fatte sulle spalle degli studenti”

Il gruppo Grande Stresa ha attaccato le due amministrazioni cittadine a causa della riduzione degli orari alle scuole medie. "Incolpati di “comandare a Stresa” e di lavorare per danneggiare i suoi servizi scolastici; una visione ridicola"

Alessandro Monti baveno

L’opposizione politica di Stresa non faccia polemica, anche contro Baveno, sulle spalle degli studenti“. Con una nota il sindaco di Baveno Alessandro Monti risponde a Grande Stresa. Attraverso i propri canali social la forza di minoranza nel limitrofo Comune lacustre ieri, domenica 15 maggio, aveva infatti attaccato le amministrazioni comunali delle cittadine in seguito alla riduzione degli orari nelle scuole medie di Stresa.

“Altra tegola per le famiglie stresiane – così il post di Grande Stresa (qui in versione  integrale) Si perderanno i pomeriggi di scuola alle medie. La novità riguarderà (almeno così sembra) solo le nuove classi che arriveranno dalle elementari per il futuro (al momento quelli già iscritti conserveranno il tempo prolungato). Tutto ciò per scelte gravi, sbagliate e frettolose dell’Amministrazione comunale di Stresa che penalizza le famiglie di Stresa a vantaggio di quelle di Baveno“.

Il problema, secondo il gruppo di opposizione, nascerebbe dalla volontà «dell’Amministrazione Severino (sindaco di Stresa) che nelle segrete stanze, senza dibattito e confronto pubblico, ha deciso di accorparsi a Baveno e di concedere a Baveno di tenere il tempo prolungato mentre Stresa il tempo base (quindi senza pomeriggi in futuro)».

Non sono mancate le risposte da parte dei due primi cittadini, con il sindaco stresiano Marcella Severino ha definito “fake news” e “delirante” l’accusa mossa da Grande Stresa: «Stiamo lavorando in sinergia con comitato genitori, preside e provveditorato per tutelare l’orario scolastico. Un’eventuale unione dei due istituti comprensivi non c’entra nulla con i problemi di orario».

Più articolata la risposta da parte di Monti, che, insieme al consigliere con delega all’istruzione Daniela Melfi, bolla il tutto come «una polemica sterile anche contro l’Amministrazione Comunale di Baveno».

«Siamo accusati di decisioni alle quali siamo ancora del tutto estranei e che sono esclusivamente a carico delle autorità scolastiche, e non certo degli amministratori comunali; inoltre siamo incolpati anche come Amministrazione Comunale di Baveno di comandare a Stresa e di lavorare per danneggiare Stresa e i suoi servizi scolastici: una visione francamente ridicola e senza alcun senso». commentano Monti e Melfi.

«La prospettiva di avere un unico Istituto Scolastico Comprensivo tra i due Comuni deriva da una scelta logica dettata dai parametri legati all’autonomia scolastica e non certo a ridicole visioni di presunte pretese egemoniche di qualcuno nei confronti dell’altro – concludono i due amministratori -. Anzi, semmai, scelte come queste rafforzano quei rapporti positivi costruiti tra i nostri due Comuni negli ultimi anni, non di meno consentono di ampliare l’offerta formativa a beneficio della popolazione scolastica. Non si possono usare i bambini per fare una polemica politica, come ha fatto il Gruppo Consigliare Grande Stresa, per altro coinvolgendo indebitamente Amministrazioni che lavorano da sempre con serietà nell’interesse di una realtà, quella scolastica, che ha sempre rappresentato una delle priorità sia in termini di scelte operate a sua tutela sia nelle voci di bilancio. Di certo non smetteremo di collaborare con il Comune di Stresa per costruire, assieme, iniziative che possano rispondere al meglio alle esigenze dei nostri cittadini. Chi vive di confini vive nel passato. Chi vive di collaborazione e confronto guarda al futuro». .

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Pubblicato il 16 Maggio 2022
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