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Una nuova Madonna di Oriano nella cornice trafugata nel ’91

L'opera nella chiesa di Sant'Antonio Abate, dove agli inizi degli anni Novanta dei ladri rubarono alcune tele preziose. Ad ispirare il quadro è stato il lavoro di restauro di una delle cornici ritrovate in un bosco dopo il furto

Generica 2020

Impegno, tecnica e devozione per l’arte e per il territorio. E’ una storia ricca di amore, quella della Madonna di Oriano, opera che sarà benedetta domenica primo maggio, giorno che dà inizio al mese dedicato a Maria.

Tutto, purtroppo, ha però inizio con un furto perpetrato da alcuni malintenzionati che si introdussero, forzando la porta della sacrestia, nella Chiesa Parrocchiale Sant’Antonio Abate di Oriano Sopra Ticino, all’ingresso del Sentiero delle meraviglie nascoste.

Era la notte tra il 10 e l’11 di Novembre del 1991 e, come fu scritto nella denuncia presentata alla locale Caserma dei Carabinieri, furano sottratti quattro quadri non solo storici ma anche di valore. Solo qualche giorno dopo ci si accorse che, chi aveva furtivamente sottratto questi beni, aveva abbandonato nei vicini boschi le cornici.

Per lungo tempo, poi, vennero lasciate in un locale attiguo alla Parrocchia ed usato come deposito fino a quando vennero notate da Vitaliano Forlani che abitualmente si prende cura del Presepe Natalizio posto all’interno della Chiesa. Non nuovo a queste iniziative la  prima idea di Forlani è stata quella di prendersene cura sottoponendo una di queste cornici, la più imponente, ad un delicato intervento di restauro. Il risultato fu talmente soddisfacente che Vitaliano non si fermò qui ma, chiesta la collaborazione di Iva Cecconi, decise di voler suggerire che una nuova opera potesse prendere il posto di quella trafugata.

Qui fece la differenza un suggerimento della signora Luigia, colei che si prende cura della Chiesa, che chiese ai due autori di cimentarsi in un’opera mai realizzata prima: la Madonna di Oriano. Fu in questo modo che Iva e Vitaliano presero spunto ed ispirazione da una del celebre Andrea del Sarto, pittore Fiorentino, e decisero di porsi all’opera.

La scelta di questa non fu casuale offrendo, anche sull’originale (la celebre Madonna della Scala del 1522-1523 conservata presso il Museo del Prado di Madrid), spazio sulla destra per allocare il profilo legato all’abitato di Oriano. La realizzazione dell’opera ha impegnato i due autori tutto lo scorso inverno. Questa ha messo alla prova le abilità di Iva Cecconi che ha iniziato a disegnare da giovanissima frequentando poi il liceo artistico.

Generica 2020

(Madonna della Scala, Madrid)

Dopo il lungo lavoro l’opera soprannominata ‘La Madonna di Oriano’ è stata ricollocata dove la precedente era stata trafugata. Anche l’opera di ricollocazione è stata impegnativa avendo coinvolto ‘I Ragazzi del Palio Sestese’ capitanati dal vicepresidente Francesco Signori che si sono arrampicati per completarne la posa.

Questo a coronamento del forte desiderio di Vitaliano Forlani molto legato alla comunità di Oriano Sopra Ticino ed alla Sua Chiesa essendo nato proprio a due passi nel 1955. L’opera verrà ora benedetta la prossima domenica, il primo maggio, da parte di Don Luca Corbetta in occasione sia dell’apertura delle celebrazioni del mese Mariano che della ripesa delle funzioni, dopo la pausa invernale, nelle Chiese poste nelle frazioni di Sesto Calende. La Messa avrà luogo a partire dalle 10:15. Nel frattempo, da parte della Comunità Pastorale Sant’Agostino di Sesto Calende la profonda gratitudine ad Iva e Vitaliano per questo dono.

https://www.varesenews.it/2022/04/dallabazia-san-donato-san-materno-arte-religione-vedere-sesto-calende/1451342/

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Pubblicato il 28 Aprile 2022
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