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La pandemia cancella la marcia dei lanternitt di Cannobio

L’associazione Zabò ha deciso di annullare la 53ma edizione della manifestazione

La pandemia ha costretto gli Zabò, l’associazione che mutua il nome dai caratteristici zoccoli di legno traffiumesi, ad annullare la 53ma edizione della Marcia dei lanternitt, da piazza Angelo Custode a Trarego passando per i sentieri a mezza costa. Si sarebbe dovuta tenere sabato 31gennaio, probabilmente l’ultimo giorno prima della zona gialla per il Piemonte. Più del dpcm, e di una sua eventuale proroga, la decisione è dovuta all’alto numero di partecipanti: lo scorso anno furono più di 350.

Ad avere l’idea, dopo la processione dei “lumineri” del 7 gennaio 1970, furono 12 soci degli Zabò, riuniti a un tavolo del ristorante Milano a gustare il tradizionale piatto di verze e luganighe. L’idea della marcia è nata come una sorta di sfida goliardica allo sbarco sulla luna degli astronauti statunitensi del 16 luglio 1969. All’epoca, a Trarego, esisteva un ristorante che si chiamava “Il Luna”. Il primo anno a partecipare furono in pochi, andarono e tornarono a piedi nella notte. Con gli anni quella dei “lanternitt”, è diventata una sorta di marcia laica per festeggiare l’uscita dal mese più freddo dell’inverno, l’ultimo sabato di soli cade durante i tre giorni della merla, che ha raccolto un numero sempre maggiore di partecipanti. “Il Luna” ha chiuso i battenti, la cena di fine marcia si tiene a “I dragoni”, a piedi è solo l’andata. C’è sempre un amico che, a turno, sale a Trarego in auto. Ma la tradizione resiste. Per alcuni anni c’è stato anche un gemellaggio con Cannero Riviera. Una marcia che saliva dal lago e incontrava i cannobiesi a metà strada. Ma col tempo questa tradizione s’è persa.

Pubblicato il 25 Gennaio 2021
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