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L’opposizione: “Tante criticità e nel consuntivo 2019 risorse non spese per 650.000 euro”

“Sì alla legge sulla specificità del VCO: il territorio deve avere 10 milioni in aggiunta ai 4 già riconosciuti”

Di scena lo scorso 19 giugno il consiglio Comunale di Valle Cannobina, con molti punti all’ordine del giorno, alcuni tecnici (approvazione verbali della seduta precedente, regolamento polizia mortuaria, IMU, discrepanze grafiche del piano regolatore), sui quali abbiamo fornito il nostro sostegno, e altri invece sui quali non abbiamo ritenuto di esprimere il nostro voto favorevole.

E così, dopo avere incassato il sì unanime sull’ordine del giorno, da noi proposto, a sostegno del progetto di legge regionale n. 59/2019 volto al riconoscimento dei canoni idrici e della reale specificità del VCO, con la chiara richiesta che i 4 milioni ad oggi riconosciuti non vengano parzialmente compensati con i 10 che stiamo attendendo (con un po’ di rammarico perché vorremmo sia riconosciuta come spesa corrente alla Provincia la quota integrale dei canoni – non quindi il solo 60% vincolando la restante parte, 7 milioni, a progetti da individuarsi di volta in volta), abbiamo apertamente contestato la scelta di chiudere gli uffici comunali al sabato con una mozione che ci è stata respinta dalla maggioranza. Riteniamo non garantire l’apertura il sabato mattina costituisca un disservizio per i tanti che in ragione dei loro impegni lavorativi saranno costretti a richiedere una giornata di ferie per il rilascio dei documenti di cui necessitano.

Abbiamo poi sottolineato la grave situazione del centro di raccolta ingombranti di Cursolo, abbandonato a sé stesso con una pessima immagine dell’intera frazione e su cui il sindaco ha comunicato di stare lavorando anche per un ampliamento e per un sistema di videosorveglianza. Da qui la nostra sottolineatura, rimarcata più volte, si come i residenti abbiano diritto ad avere un’area decorosa e la contrarietà a un’apertura presidiata di solo un giorno mensile ma anche la nostra assoluta presa di posizione tesa ad evitare che Cursolo divenga il centro di raccolta di tutta la Valle.

Inoltre, abbiamo ritenuto di non votare favorevolmente il consuntivo 2019, astenendoci in questo primo anno, per così dire, “di rodaggio” (il prossimo anno in analoga situazione il voto sarà contrario e quindi la bocciatura perentoria): 533.965 euro di avanzo disponibile (cui con la prossima variazione si aggiungerà l’ulteriore quota di 115.965 euro) significa non avere speso risorse per quasi 650.000 euro. Ogni commento è di per sé superfluo: avere 650.000 euro disponibili e molteplici criticità non è certo un esempio di corretta programmazione. Anzi! 

Abbiamo quindi invitato l’Amministrazione a meglio pianificare e quindi a spendere le risorse disponibili laddove necessitino, onde evitare che ritardare interventi in presenza di risorse possa poi comportare maggiori costi.

Infine, a margine del consiglio abbiamo venga risolto in tempi brevissimi il problema dell’acqua potabile di Cursolo: è assurdo che ormai da settimane vi sia un’ordinanza di bollitura.

Luigi Spadone
Vittorio Polloli
Thomas Esposito

di
Pubblicato il 27 Giugno 2020
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