È iniziata ieri la festa patronale di San Pietro a Trobaso con una messa celebrata in onore Maria Regina della Pace in occasione del 39 esimo anniversario delle apparizioni a Medjugorie che ricorreva ieri, seguita da una riflessione dello scrittore e teologo Diego Manetti. La celebrazione è stata preceduta da un rosario recitato in diverse lingue e dall’ingresso in chiesa dei sacerdoti con un quadro raffigurante la Madonna di Medjugorje che è stato sistemato a lato dell’altare.

La messa è stata celebrata dal parroco don Adriano Micotti. La chiesa era completamente occupata nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale. L’appuntamento con Diego Manetti è stato organizzato dalla parrocchia in collaborazione con il gruppo “Nel cenacolo con Maria” guidato da Stefania Brambilla. Quello di ieri era il primo incontro pubblico per lo scrittore di Casale Monferrato dopo la pandemia. Il relatore è rimasto stupito per la grande partecipazione di fedeli.

Manetti nel suo intervento ha parlato della necessità della conversione. “La pandemia ci ha resi fragili, la salute è importante ma è necessario recuperare la prospettiva dell’eternità e della salvezza – ha detto il teologo – il bene principale è la salvezza non siamo fatti per la terra, ma per il cielo occorre rafforzare la fede e lavorare sulla nostra conversione far tesoro degli ammonimenti della Regina della Pace”. A proposito dei messaggi di Medjugorje ha spiegato: “È terminata la grande fase dei messaggi del 2 del mese con cui per tanti anni la Regina della Pace ha preparato i suoi apostoli dell’amore, rivolgendosi in particolare a quelli che non hanno ancora conosciuto l’amore di Dio, siamo in un tempo di svolta, bisogna pregare per il dono della fede”.