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Riapre il Parco della Rocca di Arona

Un tesoro sulla sponda piemontese del lago Maggiore dal quale si può ammirare un meraviglioso panorama che regala la loro città

rocca di arona

L’attesa è finita. Baristi e ristoratori piemontesi potranno riaprire al pubblico sabato 23 maggio. Ad Arona alle 10 riaprirà anche il Parco della Rocca. Un tesoro prezioso nel quale i cittadini aronesi amano rifugiarsi per godere del meraviglioso panorama che regala la loro città.

L’emergenza sanitaria aveva spinto i gestori a prendere la decisione di chiudere sia il parco, che il punto ristoro e di issare a mezz’asta le bandiere della Rocca in segno di rispetto per tutte le vittime di questa tragedia che ha investito il nostro paese.

Famiglie, bambini e giovani aronesi potranno tornare a beneficiare di questo unico spazio storico della città. La Rocca di Arona infatti, gemella dell’omonima rocca di Angera, venne fondata intorno all’anno mille sotto i Longobardi come costruzione difensiva.

Nei secoli successivi passò tra proprietà vescovili, patrimonio della casata dei Della Torre che la distrussero quasi interamente, possedimento dei Visconti  che infine la cedettero come feudo alla famiglia Borromeo con i quali diede addirittura i natali al futuro cardinale San Carlo Borromeo nel 1538. Oggi nella parte più alta del parco si trova un punto di ristoro “La Corte della Rocchetta”.

L’emergenza coronavirus purtroppo ha presentato un conto decisamente alto da pagare anche per la famiglia Liberati che da anni gestisce la Rocca di Arona. Numerose infatti sono le spese affrontate per la manutenzione del parco nonostante i mancati incassi causati dalla chiusura e che potrebbero mettere in ginocchio definitivamente lo storico parco. «Speriamo nella riapertura – afferma Giuseppe Liberati gestore della Rocca -. La nostra situazione è critica, come per molti altri esercenti. La Corte della Rocchetta ha attuato tutte le misure dalle prescrizioni previste per la riapertura. Abbiamo dimezzato i posti a sedere e consigliamo la prenotazione, ma non diminuiscono le consistenti spese gestionali alle quali ora si aggiungono quelle per la periodica sanificazione degli spazi».

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Pubblicato il 23 Maggio 2020
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