L’archivio sbarca su Facebook, così la Pro Loco racconta la storia della città
Dalla prima pietra della vecchia chiesa di san Bernardino al bombardamento del ponte di ferro: l'associazione ripercorre il passato recente della storia sui social network
                                        
           
            
          La storia di Sesto Calende ritorna a vivere attraverso i social network.
L’associazione Pro Sesto Calende ha deciso infatti di pubblicare sulla sua pagina Facebook una raccolta di fotografie che raccontano la storia della città a partire dalla seconda metà dell’800.
Un’iniziativa nata per far conoscere meglio il territorio, tra ricordi e scoperta di realtà ormai dimenticate. «L’idea – racconta Andrea Scandola, vicepresidente di Pro Sesto Calende – è nata come pretesto per animare la pagina dell’associazione con materiale alternativo rispetto a quello delle manifestazioni tradizionali. Pubblicare le foto storiche della nostra Sesto mi è sembrato un buon modo per incuriosire gli utenti, e allo stesso tempo valorizzare il nostro comune. D’altronde anche questo è uno dei ruoli dell’associazione».
Dalla prima pietra della vecchia chiesa di san Bernardino al bombardamento del primo ponte di ferro sul Ticino, tutte le foto provengono dall’archivio della Pro Sesto: migliaia di immagini raccolte nel corso degli anni in particolare da parte del presidente storico dell’associazione (in carica per 44 anni) Romano Marafini e della famiglia Veronesi.
L’iniziativa “social” della Pro Sesto ripropone in realtà alcuni dei contenuti che si possono trovare nell’undicesimo libretto della collana “Strettamente sestese” pubblicato dall’associazione nel 2012: cinquanta pagine tra storie e immagini, che ripercorrono tutti i momenti più importanti per la città a partire dagli ultimi decenni dell’800 fino al secondo Dopoguerra.
L’ultima edizione della collana è stata pubblicata nel 2019 in concomitanza con l’assegnazione alla città di Sesto Calende del titolo di “comune europeo dello sport“. L’associazione è però già al lavoro per pubblicare il nuovo numero di “Strettamente sestese” già in questo 2020.

  
  







