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Salute, neuroscienze e filosofia: il premio Nobel Thomas C. Südhof al Teatro di Bellinzona

Una serata evento che toccherà ambiti diversi. Tra i relatori anche il professor Minazzi dell'Università dell'Insubria

Thomas C. Südhof

Il premio Nobel Thomas C. Südhof, biochimico della Stanford University, venerdì 26 aprile alle ore 18, sarà al Teatro Sociale di Bellinzona per la presentazione ufficiale del Piano nazionale per la salute cerebrale. Durante una serata evento – a ingresso gratuito – promossa dalla Fondazione Sir John Eccles: una serata all’insegna della scienza per parlare di salute cerebrale fra neuroscienze e filosofia, ma anche di arte e intrattenimento con l’attore Paolo Rossi e i musicisti del Conservatorio della Svizzera italiana. Tra i relatori anche il professor Fabio Minazzi dell’Università dell’Insubria che presenterà un intervento dal titolo “Einstein e la sua immagine della scienza”.

Il convegno al Teatro di Bellinzona

Nell’ambito dell’incontro organizzato dalla Fondazione Sir John Eccles “La salute cerebrale: Dialogo tra neuroscienze e filosofia” presso il Teatro Sociale di Bellinzona, venerdì 26 aprile 2024 alle ore 18, il premio Nobel per la medicina (2013) Prof. Thomas Südhof, della Stanford University, incontrerà cittadini, ricercatori e autorità della Svizzera italiana in una serata a ingresso libero che vedrà la presentazione del Piano nazionale sulla salute cerebrale e la consegna del Premio Fondazione Sir John Eccles 2024 / Città di Bellinzona (prima edizione).

A parlare di cervello e salute cerebrale ci sarà anche l’attore e cabarettista Paolo Rossi, in un monologo inedito Neuro stand up accompagnato da Emanuele Dell’Aquila alla chitarra. Durante la serata, il prof. Claudio Bassetti, primario di neurologia dell’Inselspital di Berna e presidente della Fondazione Sir John Eccles, presenterà il Piano nazionale sulla salute cerebrale di cui è primo autore, Piano al quale ha contribuito anche il premio Nobel Südhof. Il cervello e la sua salute sono essenziali per il nostro benessere (fisico, mentale, sociale e spirituale), per poter realizzare il nostro potenziale come individui e anche per una società equa, ben funzionante e produttiva. Tuttavia, oggi il mondo sta affrontando una crisi sanitaria legata all’elevato (e crescente) carico di disturbi cerebrali. In risposta a questa crisi, è stato ideato il Piano svizzero sulla salute del cervello (SBHP) al fine di promuovere scelte di salute pubblica e politiche volte a valorizzare, promuovere e proteggere la salute del cervello nell’intero arco della vita. Il prof. Thomas Südhof dopo un incontro, nel primo pomeriggio, con i ricercatori dell’IRB e dello IOR alle 18 sarà al Teatro Sociale di Bellinzona per un intervento dal titolo Che significato ha la verità nelle neuroscienze e perché è controversa?

Il premio Nobel Südhof

Südhof è nato a Gottinga, in Germania. Ha studiato all’Università di Aachen, all’Università di Harvard a Cambridge, Massachusetts, negli Stati Uniti, e all’Università di Gottinga. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso il Max Planck Institute for Biophysical Chemistry di Göttingen nel 1982. L’anno successivo, si è trasferito all’University of Texas Southwestern Medical Center. Dal 2008 è alla Stanford University di Palo Alto, California. Nel 2013 gli è stato conferito il premio Nobel per i suoi studi sulla comunicazione delle cellule nervose nel cervello, in particolare a partire dalle cosiddette vescicole: le cellule del nostro corpo producono una serie di molecole che vengono inviate a siti specifici. Durante il trasporto, molte di queste molecole sono raggruppate in piccole strutture simili a sacche chiamate vescicole. Queste vescicole aiutano a trasportare le sostanze in luoghi diversi all’interno della cellula e a inviare molecole dalla superficie della cellula come segnali a altre cellule del corpo. Il prof. Südhof sarà anche il padrino del Premio Fondazione Sir John Eccles 2024 / Città di Bellinzona (www.ecclesfoundation.org) che per l’occasione sarà rilanciato. Il premio mira a valorizzare il dialogo tra le discipline umanistiche e quelle bio-mediche nello studio e nella conoscenza della mente, ritenendo che la complessità della mente umana necessiti di uno sguardo interdisciplinare nella prospettiva che si può definire “neurohumanities”.

 

Pubblicato il 22 Aprile 2024
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