Nel vicino Canton Vallese la situazione epidemiologica relativa al Covid-19 è in miglioramento. Attualmente il conteggio cantonale dal debutto della pandemia presenta questo quadro: 1730 contagiati con 96 decessi (2 ieri) e 184 dimessi.

Da parte sua il Canton Ticino presenta una situazione più complessa facendo registrare: 2977 contagiati con 270 decessi e 580 dimessi. In totale in Svizzera si registrano 27078 contagi (346 nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore) con 1327 deceduti.

Tornando ad analizzare la situazione del Canton Vallese dove da oltre un mese le attività sono chiuse o viaggiano a ritmo assai ridotto creando una situazione paradossale che resterà indelebile nella storia.

André Roduit presidente dei ristoratori stima che l’80% dei suoi associati potrà resistere un paio di mesi attingendo alle riserve personali poi la mancanza di liquidità unita all’incertezza sulla riapertura potrebbe portare ad una complicata ripartenza. Alcuni si sono cimentati nel servizio da asporto, ma i risultati non sono molto incoraggianti.

Da sempre i settori alberghiero e della ristorazione occupano molti lavoratori frontalieri che guardano con apprensione l’evolversi della situazione. A livello svizzero si stima che nel campo della gastronomia/ristorazione i tre quarti degli occupati saranno interessati da una disoccupazione parziale.

Per quanto riguarda i supermercati molti di essi hanno messo in funzione il conteggio automatico dei clienti. In questo modo riescono a tenere più facilmente sotto controllo la presenza delle persone nei negozi. Il sistema riesce a contare i clienti in entrata e quelli in uscita. Una sorta di semaforo avverte i clienti se devono aspettare prima di entrare. Il programma permette al personale di concentrarsi sul resto del lavoro.