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Frontalieri dell’edilizia preoccupati per la riapertura dei cantieri

Conflitto tra imprese e sindacati

La riapertura dei cantieri edili in Canton Ticino da lunedì 23 preoccupa i frontalieri delle costruzioni che temono per la loro salute. Al riguardo, oltreconfine, si dividono imprenditori e sindacati. Da un lato la Sssic (impresari costruttori) sollecita le imprese associate ad attuare tutte le misure di precauzione disposte dal Consiglio federale. Dall’altro l’Ocst (Organizzazione cristiano sociale ticinese) chiede il blocco immediato di tutte le attività produttive nel Sopraceneri (Locarnese, piano di Magadino, Bellinzonese), la zona contigua al Verbano Cusio Ossola. Già nei giorni scorsi, insieme all’Unia l’Ocst aveva segnalato cantieri aperti. L’Ocst si fa interprete non solo delle preoccupazioni dei frontalieri ma anche della manodopera residente, svizzera e straniera. Molti frontalieri hanno esaurito le ferie del 2020, altri sono in disoccupazione parziale, trattamento che esige una presenza sia pure ridotta sul posto di lavoro.

A causa del coronavirus saltano anche i consueti controlli settimanali con l’autovelox. Solo controlli mirati.

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Pubblicato il 21 Marzo 2020

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