L’energia dal basso e i silenzi del Varesotto sulla Palestina
Molte iniziative con tanta partecipazione. Dai cortei alle serate di cinema, testimonianze, ricostruzioni storiche. La grande assente è la politica e l'associazionismo storico che di fronte alla complessità finora ha preferito il silenzio
È passato un mese dalla manifestazione di Varese che ha portato in piazza mille persone. Una partecipazione forte grazie alla mobilitazione di ragazze, ragazzi e famiglie di origine araba. Era la seconda iniziativa pubblica organizzata dal Comitato Varese per la Palestina nella città capoluogo. Da allora l’attenzione verso la drammatica situazione a Gaza e in Cisgiordania è rimasta alta e ogni proposta ha visto le sale gremite di persone.
Il dramma che sta vivendo la popolazione civile è sotto gli occhi di tutti. Si susseguono gli appelli delle organizzazioni internazionali, delle associazioni che operano sul campo, del Pontefice, ma niente sembra lasciar intravedere una soluzione a breve.
Il Varesotto ha risposto con iniziative dal basso. È evidente a tuti la complessità della situazione Medio orientale, e l’appello del senatore Alessandro Alfieri a non dividersi in tifoseria ha tante ragioni, ma lascia l’amaro in bocca il fatto che in questo momento ci siano dei grandi assenti. È assente la politica, è assente il sindacato e anche associazioni che si sono sempre impegnate su tematiche internazionali non stanno facendo sentire la propria voce. La ferocia di Hamas che ha oltraggiato la vita umana con il massacro del 7 ottobre non può esimerci dal prendere posizione contro la carneficina di donne, bambini e civili a Gaza. Siamo ormai vicini a 20.000 morti a Gaza, la gran parte bambini. Questo silenzio è rotto da iniziative semplici, ma sempre molto partecipate e organizzate da realtà autogestite.
Il silenzio dei tradizionali soggetti collettivi non può non riportarci indietro di 30 anni quando per molto, troppo tempo si restò a guardare l’assedio di Sarajevo dove in tre anni persero la vita oltre undicimila persone, anche lì quasi tutti civili. E tutto questo mentre assistiamo alla volontà di partecipazione dei cittadini come dimostrano le sale piene ad ogni iniziativa.
LA SERATA DI TRAVEDONA CON IL CINEMA PALESTINESE E LE TESTIMONIANZE
Sala piena e grande successo per la seconda edizione del “Piccolo Festival del Cinema Palestinese”
Ancora una sala piena per una iniziativa sulla Palestina. Alla proiezione di tre cortometraggi seguito poi da due testimonianze sulla situazione in Cisgiordania hanno partecipato oltre cento persone. La serata nella sala del cineteatro Santamanzio a Travedona è stata l’occasione per una seconda edizione del “Piccolo Festival del Cinema Palestinese” realizzato in collaborazione con Nazra.
LA SERATA AL CIRCOLO DI MASNAGO CON IL PIMPA
Il Pimpa: “I bambini non si devono toccare e così finirebbe la guerra a Gaza”
Marco Rodari, per tutti Il pimpa, ha duettato con Roberto Bof dopo aver ascoltato la testimonianza da Gerusalemme di Lucia D’Anna, insegnante italiana di violoncello, sposata con un palestinese e mamma di un bambino di tre anni e mezzo. Il suo intervento ha emozionato la sala piena del circolo di Masnago. Il cuore della serata è stata la condizione dei bambini con cui Marco Rodari lavora da sempre. «Era chiaro che saremmo andati di fronte a una carneficina. Era chiaro dal 7 ottobre e quello che stiamo vedendo a Gaza è terribile. Io ho vissuto lì per quattro anni e non sono uno diplomatico, ma veder morire cinquemila bambini per costringere la popolazione ad andarsene è assurdo».
LE TESTIMONIANZE DI PAUL LEY, IL MEDICO DI LAVENO A GAZA
Paul Ley, medico di Laveno nella striscia di Gaza: “Un lavoro durissimo tra 5000 sfollati”
Sotto le bombe di Gaza, a fare un lavoro durissimo che salva vite in condizioni estreme insieme all’unico team non palestinese ammesso ad entrare nell’inferno della guerra, c’è anche un lavenese, che ha fatto della sua professione di medico una missione.
Una gavetta e una scheggia di bomba: il ricordo di Paul Ley in partenza da Gaza
Una gavetta e una scheggia di bomba: il ricordo di Paul Ley in partenza da Gaza
LA LEZIONE STORICA DI ALFIERI A CASTRONNO SUL MEDIO ORIENTE
Alfieri a Castronno: “Nel conflitto in Medio Oriente non serve la tifoseria”
«Siamo in presenza di una realtà molto complessa – ha spiegato il senatore del Pd – crisi storiche che oggi si sviluppano come guerre ibride. Non siamo in presenza di guerre di civiltà. È un territorio molto diviso con posizioni differenti e profonde contraddizioni. Spesso i peggiori nemici della causa palestinesi sono stati gli arabi e i peggiori per gli israeliani sono gli estremisti di destra laica e tradizionalista. In questo scenario è impossibile usare gli schemi della tifoseria».
IL CORTEO DEL 2 DICEMBRE VERSO LEONARDO A VENEGONO PER DIRE NO ALLA PRODUZIONE DI ARMI
“Fermate la produzione di armi”, il corteo contro la guerra sfila a Venegono Superiore
Duecento persone hanno sfilato a Venegono superiore alla nuova manifestazione per la Palestina che si è svolta sabato 2 dicembre nel pomeriggio contro quanto sta succedendo a Gaza e in Cisgiordania. Il ritrovo dei manifestanti è stato a Venegono per un corteo fino agli stabilimenti Leonardo: “Dobbiamo fermare la produzione di armi – ha esordito Michela Mazzucchi del Comitato varesino per la Palestina -, perché anche il nostro paese partecipa alla morte di tanti civili”.
LA MANIFESTAZIONE DI VARESE DEL 12 NOVEMBRE
In mille in piazza a Varese: “Fermate il massacro del popolo palestinese”
“Free free Palestine. Israele fascista stato terrorista. Giù le mani dai bambini, siete solo assassini”.
Erano poco meno di mille le persone che hanno sfilato per oltre un’ora per le vie del centro di Varese gridando slogan e innalzando le bandiere palestinesi.
LA MANIFESTAZIONE PER LA PACE DEL 12 NOVEMBRE IN VALLE OLONA
Un “No alla guerra” che ha saputo scaldare i cuori in valle Olona. La marcia della Pace organizzata dalle sezioni Anpi della Valle Olona domenica 12 novembre ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di persone, che hanno camminato fianco a fianco lungo la ciclo-pedonale che costeggia il fiume Olona, per manifestare a gran voce il bisogno che ogni conflitto sia interrotto.
ALTRI EVENTI
Il 18 novembre il professor Antonio Maria Orecchia è stato intervistato da Giosuè Romano a Malnate per parlare del conflitto Israelo-Palestinese. Sabato 25 novembre al Circolo di Belforte c’è stata la proiezione del documentario “Il Patriarca del Popolo”, tributo al primo patriarca cristiano, arabo e palestinese di Gerusalemme Michel Sabbah, originario di Nazareth.
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