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Green School di Laveno: un’esperienza che si rinnova grazie al lavoro dei giovani

Nato nel 2006 presso l'allora "Liceo ambientale di Laveno" grazie all'impegno del professor Jarack, il progetto ha oggi raggiunto dimensioni regionali e nella piccola cittadina lacustre torna ad essere un'esperienza di impegno e sostenibilità

generica

Guardiani delle luci, monitoraggio quotidiano dei consumi e un impegno costante per l’ambiente, “dimostrato ancora prima che il cambiamento climatico diventasse una questione di rilevanza globale”. E’ iniziato così, nel 2006 nell’allora “Liceo ambientale di Laveno” grazie all’impegno del professor Jarack e al coinvolgimento di alunni e docenti, il percorso verso quello che è poi diventato il “Green School”: un progetto oggi dalle dimensioni regionali nato ufficialmente nel 2009 grazie a Agenda 21 Laghi, CAST ONG, Provincia di Varese, Università degli Studi dell’Insubria, con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Varese.

Con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale, limitare le emissioni di CO2 nell’atmosfera e sensibilizzare adulti e coetanei, il progetto Green School regala un modello di scuola che svolge un ruolo attivo nelle politiche locali ambientali e contribuisce, con l’innovazione della didattica e degli strumenti formativi, alla crescita di nuove generazioni più consapevoli e protagoniste di un futuro sostenibile.

Un’esperienza di impegno e sostenibilità che dopo tanto tempo torna ad impegnare i giovani studenti del Liceo Sereni di Laveno, in modo particolare quelli della 4LES, ormai da tempo impegnati in diversi progetti volti a ridurre l’impronta carbonica e promuovere l’educazione alla sostenibilità.

«Siamo tornati a far parte del progetto nell’anno scolastico 2020/21, ottenendo la certificazione C, e quest’anno siamo passati più all’azione. Non si è stravolta la routine scolastica, ma si sono adottate semplici regole comportamentali e si sono monitorati costantemente i risultati al fine di sensibilizzare studenti e personale scolastico. Ci è sembrato giusto proseguire quel lavoro iniziato nel 2006 dal professor Jarack» ha spiegato la professoressa e responsabile del progetto Maria Martorana.

La Green School si basa su 7 pilastri fondamentali, quali risparmio energetico, riduzione dei rifiuti, mobilità sostenibile, educazione alla sostenibilità, riduzione degli sprechi alimentari, risparmio di acqua e biodiversità. Fra questi sette, sono stati sei i pilastri su cui i giovani di Laveno hanno deciso di lavorare, tralasciando il tema della biodiversità «per mancanza di competenze, visto il nostro indirizzo – hanno raccontato -. Ma il nostro più grande obiettivo non è solo quello di voler diminuire notevolmente il nostro impatto ambientale, limitando le emissioni di CO2, ma quello di contribuire a far sì che ogni studente, professore, collaboratore, si senta coinvolto in prima persona, diventando promotore di un atteggiamento di tutela verso il nostro pianeta».

PILASTRO ENERGIA

«In una prima fase ci siamo impegnati a monitorare attentamente tutti i consumi della scuola senza comunicarlo alle classi, in modo da non variare il livello di consumo rispetto alla normalità. Per esempio ogni tot all’intervallo andiamo a vedere se la luce delle classi è spenta, se il pc è staccato e attualmente stiamo lavorando per far spegnere le luci nel corridoio. Stiamo inoltre lavorando per avere le bollette della scuola, così da avere un quadro dei consumi per poi cercare di diminuirli sempre di più, e abbiamo contattato Provincia per farci aggiustare il contatore». Cliccando qui potete trovare l’intera tabella dell’osservazione di questo periodo dove è indicato il consumo mensile della scuola diviso nelle 3 fasce orarie.

PILASTRO MOBILITA’ 

«Come primo passo rispetto a questo tema, invece, abbiamo voluto creare un questionario per analizzare con quali mezzi gli studenti vengono a scuola. Subito dopo abbiamo analizzato le emissioni medie dei mezzi che abbiamo inserito nel questionario  e abbiamo notato come molte persone vengano in treno, ciò ovviamente è un ottima cosa rispetto ad un viaggio in macchina per cui si producono 128g/km. Al sondaggio hanno risposto 159 persone e dai dati è emerso come ci sia abbastanza responsabilità riguardo a questo argomento nella scuola, oltre all’utilizzo di molti veicoli meno inquinanti delle macchine notiamo che chi viene in macchina viene sempre con più di una persona».

PILASTRO ACQUA

«Dopo una ricognizione di tutti i bagni della scuola, grazie anche ai collaboratori scolastici, abbiamo iniziato a  raccogliere tutti i dati necessari riguardo i consumi e gli sprechi (presenti QUI) di acqua, delle salviettine, del toner  e delle risme di carta usate nella scuola. Questo perchè, oltre ad essere un rifiuto, per la loro produzione è usata una certa quantità di acqua. Abbiamo iniziato il nostro progetto scrivendo al Comune e spiegando le criticità della scuola: nei bagni c’erano diverse perdite con conseguente spreco d’acqua, per fortuna risolte. Oltre a questo abbiamo proposto al Comune di installare all’interno della scuola delle fontanelle per l’acqua per incentivare l’utilizzo di borracce e ridurre il consumo di bottiglie di plastica. Per fare ciò prima abbiamo contattato la compagnia ALFA per avere informazioni riguardanti l’installazione di esse e alle nostre richieste il Comune ha risposto tempestivamente, confermando una loro attivazione per poter risolvere i problemi segnalati. In seguito abbiamo realizzato una locandina che verrà diffusa in tutte le classi con consigli per evitare lo spreco d’acqua».

PILASTRO RIFIUTI 

«Per quanto riguarda questo pilastro, primo punto del nostro progetto è stato svolgere un monitoraggio dei consumi della nostra scuola segnando i risultati in una tabella (che trovate QUI).  In seguito abbiamo approfondito le analisi verificando la presenza di tutti i bidoni necessari per la differenziata negli ambienti scolastici e come primo passo abbiamo scritto una mail all’azienda Econord (gestore della raccolta rifiuti della scuola) chiedendo l’aggiunta dei bidoni dell’umido e il miglioramento nella gestione dei bidoni esterni per il ritiro dei rifiuti».

PILASTRO SPRECO ALIMENTARE

«Dopo aver analizzato il consumo di cibo, interno alla scuola e anche nella vita quotidiana in Italia, abbiamo notato quanto cibo viene sprecato da tutti noi. In seguito a ciò abbiamo iniziato a pensare a proposte da fare per sensibilizzare sull’argomento e spingere ad agire per limitare lo spreco. Il nostro progetto è così partito dalla creazione di un volantino (che trovate cliccando qui) per dare suggerimenti su come fare una spesa intelligente e ridurre gli sprechi alimentari dal principio. Facendo una spesa responsabile siamo in grado di diminuire anzitutto lo spreco di plastica e le emissioni di co2 per il trasporto. Portarsi dei sacchetti riciclati da casa per prendere frutta/verdura è un ottimo modo per non inquinare, come lo è il favorire prodotti locali o a KM0, facendo così si riduce l’emissione per il trasporto e si aiutano commercianti locali».

PILASTRO EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITA’ 

«Per quanto riguarda questo ultimo pilastro, invece, abbiamo ideato “Green class”: un’iniziativa che abbiamo voluto diffondere in tutta la scuola, che punta al responsabilizzare maggiormente ogni persona mettendo in competizione le varie classi. Alla fine di maggio la classe con più punti rimasti sarà premiata come classe più green della scuola e vincerà un premio». 

«E’ stata un’esperienza importantissima per noi – hanno concluso gli studenti di 4LES -. Oltre ad aver incrementato la nostra consapevolezza rispetto al tema, ci ha fornito competenze pratiche, come gestire i dati, informarsi, scrivere le mail. Ci ha fatto sentire “qualcuno” e ci ha dato la possibilità di fare qualcosa di concreto per noi e per i futuri studenti che vorranno proseguire il nostro lavoro».

 

 

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Pubblicato il 20 Marzo 2023
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