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“Lontano da te”, empatia e amicizia nella nuova canzone di AntoDangelo

Secondo singolo per il giovanissimo rapper di Vergiate: “Non c’è sofferenza peggiore che vedere le persone accanto stare male”

Anto Dangelo

“Se vedo che tu soffri poi sto male anche io”.  A distanza di qualche mese dal singolo d’esordio Solo il rapper di Vergiate AntoDangelo ritorna sulle scene con la sua nuova Lontano da te.

Se l’opera prima della giovanissima voce (18 primavere quest’anno) affrontava il tema della solitudine, è ancora un sentimento, uno dei più nobili, a essere protagonista nelle note, ora rappate, ora cantante, di Lontano da te: l’empatia.

“Ho trasformato la mia solitudine in musica”, da Vergiate Antodangelo si presenta con “Solo”

La canzone si apre subito con la frase del ritornello che non lascia dubbi interpretativi e mostra tutta la sensibilità di AntoDangelo, che tutto vuole, tranne che essere ermetico. Perché, come vuole il mondo hiphop, si può essere poetici mostrando la quotidianità, gli impegni di ogni giorno, un po’ meno gravose se al proprio fianco si hanno degli amici sui quali contare. Un insegnamento sempre vero ed ereditato (forse inconsapevolmente) anche dalla bellissima ed eterna Stand by me di Ben E. King, un vero e proprio inno sulla fiducia e sull’importanza di avere accanto delle persone importanti nei momenti più difficili. Stammi accanto e quando la notte calerà non avrò paura, se sarai al mio fianco.

«Ho scritto la canzone pensando a più persone che conosco ma ognuno può dedicare il brano a chi preferisce, a una ragazza ma anche a un genitore o a un parente» spiega AntoDangelo raccontando come è nata la canzone quasi un anno fa, una notte – insonne – di agosto.

«Non riuscivo a dormire e sentivo il bisogno di sfogarmi, così ho iniziato prima a scrivere e poi ho cercato su YouTube un beat su cui costruire il pezzo, successivamente ho dato forma alla canzone. Avevo molte cose da dire e quindi il testo è stato scritto in poco tempo».

Non una scelta casuale, quella di iniziare in maniera anti-convenzione, con il già citato ritornello: «Sono state le prime linee che ho scritto, penso sia l’aspetto più importante della canzone e per questo volevo subito lanciare un messaggio forte. Mi immedesimo molto nelle altre persone, cerco sempre di capire ciò che mi comunicano gli altri. E se vedo una persona stare, questa cosa fa un forte effetto su di me».

Fortissimo è infatti il legame di AntoDangelo con i propri amici, che lo supportano sempre ai concerti, i primi per il rapper. Sentimento ricambiato, a tal punto che la sua piccola “family” è presente anche nel video clip della canzone, diretto da Andrea Puricelli.

«Negli ultimi mesi ho avuto la fortuna di potermi esibire – sottolinea -. Ho capito che è questo che voglio fare, è questo che mi dà soddisfazione e che può rendere orgoglioso chi mi sta accanto, a partire dai miei genitori: le prime persone che non voglio deludere. I primi live sono stati in due discoteche di Legnano e Gallarate. La discoteca è un ambiente che mi piace e dove le sfide non mancano, ma soprattutto dove se ci può divertire. Durante il mio primo concerto c’è stato qualcuno che mi ha fischiato, forse in tono di sfida o perché sono giovane, ma è stato bello vedere che a fine serata queste stesse persone sono venute da me e mi hanno stretto la mano. Per me ha significato aver guadagnato il rispetto del pubblico, oltre quello dei miei amici, venuti a supportarmi».

Voglio emergere forte per poi fare da tramite, così invece recita la strofa del rapper, consapevole della responsabilità della parola e dell’impatto che il suo cammino può avere su altri ragazzi e amici che come lui vogliono iniziare un percorso musicale. Una frase che spicca all’interno del “flow”, anche perché molto eterogenea dal melodico ritornello.  Dal punto di musicale Lontano da te è infatti una miscela (curata nei dettagli grazie al producer Stefano Galli) che alternata diversi generi, dal rap al pop, arrivando anche a toccare le corde del jazz con un assolo di fiati come chiosa finale, a dare l’effetto “da club”. Una scelta che ricorda, in maniera speculare, il finale di Solo affidato invece alle chitarre elettriche.

«Sono contento di questa canzone, è un passato avanti nel mio percorso di maturazione artistica – conclude – Adesso vorrei far diffondere questa canzone il più possibile e “spingerla” un po’, ma nel frattempo continuerò a lavorare a nuovi brani. Il prossimo? Dovrebbe uscire quest’estate».

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Pubblicato il 23 Marzo 2022
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