La fontana sul lungolago di Arona cambia volto: tornerà lo stile nel 1963
Una perizia tecnica svela il degrado dell’impianto attuale. Tra l’opzione di manutenzione e la ricostruzione completa "ballano" circa 22mila euro. L’Amministrazione orientata al recupero storico della "Fontana del Millennio"
Il destino della fontana situata nei giardini del lungolago di Arona è arrivato a un punto di svolta. Dopo quasi un quarto di secolo di attività, l’opera realizzata tra il 2001 e il 2002, non sarebbe più sostenibile. A certificarlo è una dettagliata relazione tecnica, operata dall’architetto Paolo Barbieri e voluta dall’amministrazione Comunale, che ha analizzato lo stato di salute di un impianto che, nonostante i continui interventi tampone, «evidenzia la necessità di una ristrutturazione completa dell’impianto».
Dall’indagine emerge un quadro di degrado diffuso. Le impermeabilizzazioni sono ormai compromesse, causando infiltrazioni d’acqua lungo tutto il perimetro. A questo si aggiunge un impianto di illuminazione obsoleto ed energivoro, anche se il vero “punto critico” riguarda la sicurezza. I locali tecnici interrati, che ospitano le pompe e le vasche di compenso, sono stati classificati come spazi confinati non conformi alle normative vigenti: la mancanza di ventilazione e gli accessi angusti rendono questi ambienti pericolosi per la manutenzione, sconsigliandone il riutilizzo futuro.
Due le opzioni sul tavolo
Sono dunque due le opzioni sul tavolo. La prima prevede una manutenzione straordinaria dell’esistente con l’adeguamento dei locali tecnici, per un costo di 198.146,49 euro. La seconda via prevede invece la ristrutturazione completa dell’opera. Questa soluzione permetterebbe di ammodernare totalmente gli impianti e l’estetica, con una spesa stimata di 220.735,05 euro (cifre che non includono IVA e progettazione).
Dato l’esiguo scarto economico tra le due soluzioni, circa 22mila euro di differenza su un investimento di oltre 200mila, l’amministrazione aronese guidata dal sindaco Alberto Gusmeroli sembra essere orientata verso il rifacimento totale, opzione ritenuta più vantaggiosa in termini di durabilità e sicurezza.
«La differenza economica tra le due soluzioni, come già evidenziato verbalmente in precedenza dai tecnici in diverse riunioni, risulta non elevata, mentre la seconda opzione offre maggiori garanzie di durabilità, sicurezza, efficienza energetica e qualità estetica – spiega il Comune in una nota -. La scelta consigliata è quella di procedere ad un intervento completo per ridare valore storico ai giardini. Alla luce delle valutazioni tecniche e della necessità di assicurare continuità di servizio, riduzione dei consumi e piena conformità normativa, l’architetto Barbieri ha raccomandato all’Amministrazione comunale di orientarsi verso la ristrutturazione completa della fontana».
“Il progetto sarà presentato alla cittadinanza prima dell’approvazione”
L’Amministrazione comunale sembra dunque aver già scelto la strada del rinnovamento, spinta anche dal sentimento popolare. L’obiettivo dichiarato è quello di recuperare l’identità della storica “Fontana del Millennio” del 1963, abbattuta nel 2003. Il progetto mira a un recupero simbolico: materiali di pregio, giochi d’acqua scenografici e tecnologia LED, per restituire alla città un elemento iconico. «Prima dell’approvazione definitiva – conclude il Comune -. il progetto sarà presentato alla cittadinanza per la valutazione finale».









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