Il consiglio comunale di Laveno Mombello approva le modifiche al canone unico
Il nuovo regolamento apporta anche modifiche alla concessione dei patrocini. Besana : “Basta dare il patrocinio a chicchessia”. La difesa del Sindaco: “Il patrocinio dato non ha alcuna connotazione politica”

In consiglio comunale a Laveno Mombello è stato approvato l’adeguamento del regolamento per la disciplina del canone unico, che comprende occupazione di suolo pubblico, pubblicità, mercati e diritti di affissione. Le modifiche vanno a integrare e rendere coerente il testo con i successivi regolamenti adottati negli ultimi anni, in particolare quello riguardante le strutture precarie (Dehors).
«Si tratta di un aggiornamento necessario – ha spiegato il sindaco Luca Santagostino – Abbiamo introdotto semplificazioni, ridotto alcuni importi e tolto balzelli che avevano un costo di gestione superiore agli introiti. È stato definito con chiarezza quale settore è competente nella gestione del canone, spostando la responsabilità in capo alla gestione del patrimonio, salvo le occupazioni temporanee che restano affidate alla polizia locale. Abbiamo inoltre adeguato la disciplina alle nuove regole per le antenne e chiarito in quali casi il patrocinio comporti la gratuità dell’occupazione di spazi pubblici o delle affissioni. Infine, per iniziative di particolare rilevanza culturale o turistica promosse anche da società con fini di lucro, la Giunta potrà concedere una riduzione fino all’80% dei canoni, valutando il ritorno in termini economici e di immagine per il territorio».
Sul tema dei patrocini è arrivata la voce dell’opposizione
Il consigliere della lista civica “Il domani inizia oggi” Giuliano Besana ha espresso riserve su alcune scelte: «Riteniamo che ilComune debba astenersi dal concedere patrocini a iniziative di carattere politico, come è accaduto in passato con manifestazioni come la “pasta asciutta contro il fascismo” e come la manifestazione per la pace in Medioriente. È una questione di rispetto per tutti i cittadini, altrimenti si rischia di trasformare il patrocinio in uno strumento che copre qualsiasi tipo di iniziativa. Per quanto riguarda il regolamento, ci sono punti che abbiamo condiviso e altri sui quali non siamo d’accordo: per questo abbiamo scelto l’astensione».
La replica del sindaco Santagostino
Alla critica ha replicato il sindaco Santagostino, sottolineando come le scelte dell’amministrazione siano state guidate da criteri di coerenza istituzionale: «Il patrocinio concesso alle iniziative citate non ha alcuna connotazione politica. Quella del 25 aprile rientra nelle celebrazioni ufficiali della Liberazione, che proseguiranno fino al 4 novembre. L’altra, dedicata alla sensibilizzazione contro la guerra in Medio Oriente, non è stata un sostegno di parte, ma un’iniziativa di pace. Nei nostri interventi, pubblici e disponibili sul sito del Comune, non c’è nessuna appartenenza di partito: solo un richiamo al rispetto della dignità e dei diritti delle persone. Ci siamo sempre opposti a chi vuole schierarsi a prescindere con una parte o con l’altra. Non stiamo difendendo Hamas né attaccando Israele: denunciamo il terrorismo e la guerra come strumenti che alimentano odio. La nostra posizione è una sola: il diritto alla pace».
A chiarire ulteriormente è intervenuta la consigliera di maggioranza Paola Sacchiero: «Vorrei precisare che la “pasta asciutta antifascista” fa parte del calendario di iniziative per l’ottantesimo anniversario della Liberazione ed è collegata alle celebrazioni del 25 Aprile. Quanto alla manifestazione per la Palestina, non si è trattato di un patrocinio: è stata coorganizzata dal Comune insieme all’Anpi come momento pacifico di sensibilizzazione. Nessun patrocinio è stato concesso, ma l’amministrazione ha scelto di essere parte attiva nell’organizzazione».
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