Sesto Calende rilancia il consiglio comunale dei ragazzi
Dopo oltre dieci anni torna l’iniziativa che porterà i giovani studenti e il sindaco dei ragazzi ad avere voci in Comune. Il consiglio comunale approva il regolamento: dalle opposizioni di centrodestra una serie di perplessità

Sesto Calende tornerà ad avere un consiglio comunale dei ragazzi. A guidarlo sarà un giovane sindaco, che sarà chiamato a indossare la “piccola” fascia tricolore.
Il ripristino dell’organo dedicato ai ragazzi, esperienza già vissuta nella città del Ticino all’inizio degli Anni Duemila, è stato approvato nel consiglio comunale di lunedì 28 luglio, una delle sedute più lunghe della recente storia politica di Sesto Calende: oltre sei ore di discussione – dalle 19 all’una di notte – per smaltire i 20 punti all’ordine del giorno accumulati dal consiglio comunale di giugno, segnato dall’abbandono dell’opposizione di centrodestra per protesta.
CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI A SESTO CALENDE: COME FUNZIONERÀ
Come spiegato dall’assessore alle politiche giovani Michele Ponti, a partire dal prossimo anno scolastico il nuovo consiglio comunale dei ragazzi sarà composto da alunni delle classi quarte e quinte delle scuole primarie e dalle prime medie, sia statali (Matteotti-Toti-Ungaretti) sia paritarie (ovvero il Censad di Via Indipendenza). Ogni classe eleggerà, a voto segreto e con doppia preferenza di genere, un rappresentante attraverso una breve campagna elettorale. Saranno poi gli stessi consiglieri a scegliere il sindaco dei ragazzi tra gli studenti di quinta elementare e prima media.
Il consiglio comunale dei ragazzi (ccr) verrà rinnovato ogni anno, a partire dai mesi di ottobre e novembre, e si riunirà almeno ogni due mesi, con la possibilità di istituire commissioni tematiche, coinvolgendo pure gli studenti non eletti. A supportare i lavori sarà un Comitato di Coordinamento composto da insegnanti, educatori e dagli assessori della giunta.
Così Ponti ha illustrato gli otto punti del regolamento del ccr e le finalità della proposta di Sesto Futura: «Si tratta di uno strumento formativo non solo simbolico, che intende favorire la comprensione delle regole democratiche e dei processi decisionali, valorizzando il punto di vista dei bambini su temi rilevanti della città in un dialogo intergenerazionale con il consiglio comunale “dei grandi” e promuovendo inclusione e partecipazione consapevole».
LA DISCUSSIONE POLITICA: LE OPPOSIZIONI NON SONO COMPLETAMENTE CONVINTE
Per la sua struttura, il regolamento non ha trovato pieno supporto da parte dell’opposizione formata dai gruppi Siamo Sestesi (Lega e Forza Italia) e Fratelli d’Italia, che hanno preferito astenersi. In un consiglio monstre non sono dunque mancati confronti e scontri anche su argomento che normalmente, per lo meno in altre città, viene approvato all’unanimità, in quanto visto come strumento di cittadinanza attiva e avvicinamento delle nuove generazioni alla politica e alla partecipazione attiva.
La prima osservazione sollevata dal centrodestra è stata, subito in apertura di consiglio, quella di Marco Limbiati di Fratelli d’Italia, supportata poi dalla capogruppo di Siamo Sestesi Jole Capriglia Sesia. Un’osservazione in realtà di natura politica: i due consiglieri infatti hanno biasimato la maggioranza di Sesto Futura per la scorrettezza istituzionale di aver pubblicato qualche ora prima della seduta un post su Facebook in cui la lista civica di maggioranza Sesto Futura annunciava il ripristino del consiglio comunale dei ragazzi, prima ancora della discussione in aula con l’opposizione, che si è sentita “scavalcata”. Sentimento di esclusione dagli spazi istituzionali che il centrodestra prova anche per la mancanza del periodico comunale, altro argomento a cui a lungo si è parlato lunedì sera.
Quando poi la discussione è entrata nel merito del regolamento sempre Limbiati, insieme al capo gruppo di Fratelli d’Italia Mario Boatto, ha ribadito di «condividere l’ispirazione di fondo» ma di essere altrettanto perplesso su possibili limiti «dal punto di vista educativo e psicologico». Motivo per cui Fratelli d’Italia ha chiesto, senza ottenere riscontro, il ritiro e la revisione del regolamento, inviato dalla maggioranza ai due gruppi di minoranza a inizio luglio.
Secondo Limbiati «il regolamento è eccessivamente complesso: doppie preferenze, redazioni verbali e convocazioni ufficiali sono procedure che riproducono in scala adulta una realtà istituzionale che rischia di risultare troppo astratta per bambini e pre-adolescenti, che meritano strumenti adeguati e non una copia ridotta del mondo adulto», con un «rischio di pressione e frustrazione reale» e «esclusione e disagio».
Per Capriglia e i consiglieri di Siamo Sestesi, invece, è stata sbagliata la fascia d’età di coinvolgimento: «Riteniamo inadeguata la scelta di coinvolgere i bambini di questa fascia di età, escludendo la seconda e la terza media: degli studenti così piccoli hanno la maturità e gli strumenti per comprendere le dinamiche di un consiglio comunale? Dobbiamo assicurarci che ogni bambini, indipendentemente dalle sue capacità o difficoltà, abbia la possibilità di sentirsi parte del progetto. Invece di spingere i bambini a impegnarsi in un contesto che potrebbe risultare estraneo – continua l’ex assessore, che nei suoi anni di mandato aveva lavorato a ricette diverse per il coinvolgimento delle fasce più giovani -, sarebbe invece opportuno guardare a iniziative sportive, disciplinari e musicali, che possono portare risultati simili in termini di cittadinanza attiva».
“UN REGOLAMENTO CONDIVISO”
«Il regolamento è stato scritto insieme alle insegnanti che gestiranno il progetto – ha risposto Ponti, che ha ribadito come il regolamento potrà essere modificato negli anni successivi qualora si verificassero criticità -, è un semplice binario da seguire. Non vuole essere qualcosa di estremamente complicato: insegnanti ed educatori spiegheranno con i tempi, modi e parole giuste quella che è una bella proposta – continua -. È una vera apertura al mondo reale di cui tanti ragazzi sestesi, oggi cresciuti, hanno un bel ricordo».
«Il collegio docenti e il consiglio d’istituto hanno dato l’approvazione. Chiaramente il regolamento è stato presentato e discusso anche nel consiglio d’istituto, dove sono presenti anche i genitori. – ha poi concluso il sindaco Giordani, che di professione è stata a lungo insegnante -. All’interno delle scuole oggi sono presenti anche psicologi e pedagogisti: la loro partecipazione non è esplicita nel regolamento ma non è esclusa. Se la scuola riterrà che alcune situazioni avranno la necessità di essere attenzionate sarà fatto».
Il regolamento è così passato con il voto della sola maggioranza, mentre il dialogo intergenerazionale – quello vero – comincerà nelle classi delle scuole sestesi, banco dopo banco. Un anno fa, nel consiglio comunale di luglio 2024, il sindaco Giordani aveva dato la delega del consiglio comunale dei ragazzi alla capogruppo di Sesto Futura Floriana Tollini.
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