F-104 Starfighter, emozioni ad alta quota a Sesto Calende: una serata nel segno della storia del volo

Una sala consiliare gremita ha accolto a Sesto Calende una serata intensa dedicata al leggendario caccia F-104 Starfighter. L’incontro, promosso dall’associazione culturale Virtus in collaborazione con il comandante Giuseppe La Penta e con il patrocinio dell’amministrazione comunale, ha riportato alla ribalta una pagina gloriosa dell’aeronautica italiana, profondamente legata anche alla storia della provincia di Varese.
A moderare l’incontro sono stati Sarah Carlini, presidentessa di Virtus, e lo stesso Giuseppe La Penta, che insieme hanno guidato il pubblico con competenza e passione in un viaggio tra tecnica, memoria e spirito di corpo. Dopo il saluto del sindaco Betta Giordani, che ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa come esempio per le nuove generazioni, La Penta ha ripercorso la sua carriera di pilota civile e di autore, con tre pubblicazioni dedicate proprio allo Starfighter. Ha poi tracciato la storia dell’F-104, velivolo nato negli Stati Uniti e prodotto in Italia a partire dal 1962, grazie a realtà come Fiat Aviazione e Aermacchi (oggi Leonardo).
Tra gli ospiti, il collaudatore Olinto Cecconello ha raccontato la complessa manovra del “touch-roll-touch & go”, mentre Toni Fogliani ha ricordato le missioni a Trapani e il ruolo da istruttore a Grosseto. Il comandante Maurizio Guzzetti ha alternato momenti tecnici a ricordi goliardici, ed Ezio Racchi ha toccato il tema dei rischi e delle responsabilità del volo.
Applaudito l’intervento dell’On. Andrea Mascaretti, presidente dell’intergruppo parlamentare per la “Space Economy”, che ha sottolineato il valore dell’incontro come memoria attiva di un’epoca cruciale.
Grande attenzione del pubblico per l’ospite d’onore, il generale Giulio Mainini, che ha ricordato il proprio ruolo nella difesa dello spazio aereo nazionale dopo l’11 settembre 2001 e ha posto l’accento sulla necessità di sviluppare una strategia aerospaziale globale, vista l’assenza di regole oltre i 100 km di quota.
L’evento si è concluso tra applausi, domande e gratitudine da parte di un pubblico partecipe e affascinato. Una serata di grande spessore culturale e umano, che ha ridato lustro alla vocazione aeronautica del Varesotto, da vera “Provincia con le Ali”.

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