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Criptorchidismo, quando il testicolo non scende: ne parla l’urologo Danilo Centrella

Il medico chirurgo, direttore della struttura complessa di urologia del Verbano Cusio Ossola parla di un fenomeno che interessa il 4% dei bambini e che va individuato precocemente

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La pillola di salute è dedicata al criptorchidismo. Il dottor Danilo Centrella, medico chirurgo, specialista in urologia e andrologia e direttore della struttura complessa del Verbano Cusio Ossola,  spiega cosa succede quando il testicolo non scende nello scroto e quali misure occorre adottare.

Criptorchidismo è un termine che deriva dalla fusione di due nomi greci : cripto, che è nascosto, e orchis testicolo, quindi testicolo nascosto. Ma perché i testicoli sono gli organi più importanti dal punto di vista andrologico urologico di un uomo? Perché hanno la grossa funzione di produrre gli spermatozoi, che sono il nostro patrimonio genetico, importanti per la fecondazione, e producono il testosterone che è l’ormone maschile che serve per dare vigoria, forza desiderio sessuale.  Insomma è l’ormone che governa tutto l’uomo, ogni azione dell’uomo è governata dal testosterone.

Sono due organi che, in realtà, si formano o, meglio, nascono vicino ai reni durante  la formazione del bambino nella pancia della mamma. Nelle ultime settimane, prima della nascita, migrano e vanno in basso a livello dello scroto che è la sacca che contiene i testicoli.  Migrano a questo livello perché in realtà gli spermatozoi si sviluppano a temperatura ottimale che è inferiore a quella del nostro organismo, di 1/2 gradi. Quindi è importante che escano, stiano in una zona più fredda, cioè quella dello scroto. Il meccanismo per la migrazione è un meccanismo che ancora adesso non è noto, nel senso che è mediato dagli ormoni della placenta della mamma, dagli ormoni degli stessi dei testicoli che fanno sì che ci sia una migrazione dall’alto verso il basso, attraverso il piccolo legamento, come una fune che lo che lo fa migrare e lo fissa a livello dello scroto che si chiama gubernaculum testis.

 In realtà,  in una percentuale di bambini, che non è molto alta intorno a un bambino su 25, quindi in un 4% dei bambini, non c’è una migrazione completa, quindi si interrompe in un punto del percorso per uscire e andare a livello dello scroto. Fortunatamente questa migrazione avviene dopo nascita, nella maggior parte dei soggetti entro i primi 36 mesi, però in una piccola percentuale,  1 su 100, non scende del tutto. Cosa succede? la temperatura del testicolo aumenta e quindi ci sono problemi sia nel normale sviluppo del testicolo, sia nello sviluppo degli spermatozoi, quindi sono soggetti che hanno un’alta percentuale di rimanere infertili da adulti, sia nella degenerazione delle cellule, quindi un rischio maggiore di sviluppare malattie tumorali del testicolo nell’età adulta. 

È importante, quindi, una visita medica dal proprio pediatra di riferimento o da uno specialista per valutare se sono scesi correttamente dopo i primi 3/6 mesi. Oppure valutare il fissaggio del testicolo che, prima, veniva effettuato entro i 2 anni, mentre adesso le linee guida sono molto più restrittive perché s’è visto che se lo fissi entro un anno, la percentuale di fertilità e di crescita del testicolo è assolutamente normale. Quindi affidate il vostro bambino senza allarmismi, senza preoccupazioni a un pediatra. Se vedete che i testicoli alla nascita o dopo la nascita non sono correttamente discesi, oppure se salgono e si abbassano, patologia che viene chiamata testicolo retrattile, affidatevi al vostro pediatra di base e poi agli urologi pediatrici che possono consigliarvi il trattamento medico-chirurgico più opportuno 

Chi volesse maggiori informazioni può visitare il sito del dottor dottor Danilo Centrella, medico chirurgo, specializzato in urologia e andrologia e direttore della struttura complessa di urologia del Verbano Cusio Ossola www.danilocetrella.it.

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Pubblicato il 20 Maggio 2022
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