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L’aria di Varese è più pulita: in dieci anni raggiunti i livelli indicati dall’Europa

L'assessore all'Ambiente Raffaele Cattaneo ha evidenziato i progressi fatti nell'ultimo decennio circa le immissioni di polveri sottili e altre sostanze nell'aria. Ulteriori sforzi e incentivi garantiti nel 2022

Alba al Sacro Monte Sabato 19/11

La qualità dell’aria in provincia di Varese è nettamente migliorata nell’ultimo decennio. È quanto emerge dai dati presentati dall’assessore regionale all’ambiente Raffaele Cattaneo che ha raccontato come, tabelle e grafici alla mano, le politiche attuate da Regione Lombardia abbiano ottenuto importanti risultati.

«I dati che presentiamo oggi – ha affermato l’assessore Cattaneo – confermano come il traffico non sia né l’unica né la principale causa dell’inquinamento. Infatti, nel 2021, nonostante la riduzione delle restrizioni alla circolazione che erano presenti nel 2020, si è confermato un trend in miglioramento sia per il particolato, con il rispetto del valore limite di PM10 sulla media annua di 40 µg/m³ in tutte le stazioni di rilevamento regionale, sia per i livelli di NO2 (biossido di azoto), che risultano tra i più bassi di sempre».

PM10: LIMITI SUPERATI PER 17 GIORNI IN PROVINCIA DI VARESE

Rispetto ai limiti di tolleranza delle polveri sottili indicati dall’Unione Europea, le centraline dislocate in provincia hanno registrato, lo scorso anno, il superamento in 17 giorni mentre nel 2020 erano stati 25. Ben lontani, dunque, dai 78 giorni del 2005, ai 69 giorni del 2011, i 56 del 2012 e i 45 del 2017. Ricordiamo che la tolleranza indicata dall’UE è di 35 giorni.

Per quanto riguarda la concentrazione, nel corso degli ultimi 15 anni, il PM10 è passato dalla media di 38 microgrammi per metro cubo rilevata nel 2005 a quella di 22 registrata nel 2021.

PM2,5 A VARESE: CONCENTRAZIONE MEDIA ANNUA DI 17 MICROGRAMMI

Per quanto riguarda il PM2,5, la diminuzione è meno sensibile perchè si partiva già da dati buoni: dai 25 mnicrogrammi di media nel 2012 ai 17 del 2021.

BIOSSIDO DI AZOTO A VARESE: CONCENTRAZIONE DI 26 MICROGRAMMI

In merito alla concentrazione di NO2, ( soprattutto biossido di azoto legato alla viabilità) la qualità dell’aria è migliorata passando dalla concentrazione media annua di 41 microgrammi del 2005 a quella di 26 rilevata lo scorso anno.

IN PROVINCIA SUPERATI I LIVELLI DI OZONO PER 67 GIORNI

Per la presenza dell’ozono (O3) i dati evidenziano un andamento altalenante. Complessivamente, il 2021 ha fatto registrare una situazione migliore rispetto al 2020 sia per la protezione della salute, sia per la protezione della vegetazione. Nel territorio i livelli sono stati superati 67 giorni, in calo rispetto all’anno precedente.

NEL VARESOTTO UN PROGETTO DI RIDUZIONE DELLE IMMISSIONI DI AMMONIACA

Resta ancora da migliorare il dato dell’ammoniaca, un inquinante legato soprattutto all’agricoltura e all’utilizzo dei liquami di concime, su cui verrà attuato un progetto di abbattimento delle emissioni proprio quest’anno garantendo investimenti ad hoc.

POLITICHE DI CONTENIMENTO DELLE IMMISSIONI INQUINANTI FINO AL 2025

Le politiche ambientali attuate da Regione, dunque, stanno evidenziando significativi miglioramenti, anche se il termine ultimo che si è dato l’assessore Catteno scadrà nel 2025, anno in cui saranno raggiunti livelli accettabili in tutto il territorio lombardo per qualsiasi sostanza inquinante.

Niente a che vedere con i nuovi obiettivi indicati dall’Organizzazione mondiale della sanità: « che sono inattuabili a meno di voler deportare tutta la popolazione – ha commentato l’assessore Cattaneo – Occorre, invece, ragionare su un equilibrio tra livelli di inquinamento accettabili per il nostro stile di vita».

INCENTIVI ALLA RIDUZIONE DEGLI INQUINANTI

Per i prossimi anni, dunque, Regione Lombardia proseguirà con le politiche di incentivo all’abbattimento degli inquinanti sostenendo il rinnovo prima del parco auto pubblici, poi tornando a incentivare l’ammodernamento di quello privato e anche finanziamenti per sostituire impianti a biomassa obsoleti.

AZIONI PER MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ ARIA – «Regione Lombardia – ha proseguito l’assessore Cattaneo – ha avviato nel 2021 misure di incentivazione che complessivamente ammontano a 456,9 milioni di euro. E interessano vari settori. A dimostrazione che c’è un’attenzione continua del governo regionale a politiche che guardano al miglioramento della qualità dell’aria». 

I TRASPORTI – I trasporti con 289,5 milioni di euro per il settore dei trasporti, così composto: rinnovo del parco circolante del TPL, degli enti pubblici, dei cittadini (269,1 milioni di euro), infrastrutture di ricarica elettrica (15,9 milioni di euro) e sistemi di controllo dei veicoli inquinanti (4,5 milioni di euro).

L’ENERGIA – Il settore dell’energia, con 59,4 milioni di euro per la sostituzione di impianti di riscaldamento inquinanti (25 milioni di euro) e per impianti a fonti rinnovabili per le strutture pubbliche (34,4 milioni di euro).

 L’AGRICOLTURA – L’agricoltura con 108 milioni di euro per interventi per la riduzione delle emissioni di ammoniaca in atmosfera e per la sostenibilità delle aziende agricole (95 milioni di euro) e per la piantumazione di aree urbane (13 milioni di euro).

 NUOVE MISURE PER IL 2022 – «Regione Lombardia – ha ricordato l’assessore Cattaneo – come già annunciato a dicembre, a marzo aprirà un bando per la sostituzione degli impianti termici a biomassa. Abbiamo previsto 12 milioni di euro destinati in prevalenza ai cittadini oltre che a PMI e Onlus. Rifinanzieremo con 2 milioni di euro gli incentivi per la sostituzione veicoli inquinanti degli enti pubblici. Sono in apertura i bandi rivolti destinati al settore agricolo e volti alla riduzione delle emissioni di ammoniaca. Anche queste iniziative dimostrano l’attenzione della nostra regione per l’ambiente e per la qualità dell’aria. Stiamo infatti agendo in tutti i settori che producono più emissioni. La lotta all’inquinamento dell’aria è uno dei punti prioritari del nostro impegno e questo pacchetto di incentivi consentirà dunque di proseguire nel nostro lavoro».

DUE STUDI PER APPROFONDIRE IL RAPPORTO TRA INQUINAMENTO E PANDEMIA

Sul fronte della pandemia, l’assessore Cattaneo ha annunciato anche due studi : il primo è Pulvirus, finalizzato a individuare il legame tra inquinamento atmosferico e Covid-19 per evidenziare anche le interazioni fisico-chimiche-biologiche tra polveri sottili e virus; il secondo è “Epicovair”, uno studio epidemiologico nazionale, promosso dall’Istituto l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), da ISPRA con il SNPA e in collaborazione con gli esperti della Rete Italiana Ambiente e Salute (RIAS), finalizzato a valutare se, e in quale misura, i livelli di inquinamento atmosferico siano associati agli effetti sanitari dell’epidemia.

« Fino a oggi, – ha commentato Cattaneo – non è stata dimostrata la correlazione netta tra l’inquinamento e la diffusione del virus. È dimostrato che l’inquinamento abbia riflessi sull’insorgenza di malattie polmonari, ma evidenza di causa effetto con l’attuale pandemia non esistono. Noi siamo interessati a conoscere tutti i risultati scientifici ma è evidente che il nesso di causa ed effetto ancora non è emerso ».

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it
Sono una redattrice anziana, protagonista della grande crescita di questa testata. La nostra forza sono i lettori a cui chiediamo un patto di alleanza per continuare a crescere insieme.
Pubblicato il 18 Gennaio 2022
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