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Monti: “Mi impegnerò per dare nuovi servizi all’ospedale”

Anche il consigliere della Lega Nord Monti ha partecipato alla manifestazione delle mamme e ha promesso un tavolo tecnico con i sindaci per decidere come impiegare nuovi fondi

La protesta delle mamme per l'ospedale di angera

Anche Consigliere regionale della Lega Nord, Emanuele Monti, che pochi giorni fa durante un incontro promosso dalla Lega Nord aveva annunciato la chiusura del punto nascite dell’ospedale di Angera ha partecipato questa mattina alla manifestazione dei cittadini contro la chiusura del reparto.

Secondo MontiLa Regione Lombardia ha fatto le barricate, chiedendo una deroga in opposizione a una legge, quella che stabilisce un numero minimo di nascite per mantenere l’esistenza di un reparto, che riteniamo ingiusta e svilente per i territori. Purtroppo però il Ministero della Sanità non ha accettato le nostre obiezioni e ha imposto la chiusura del punto nascite dell’Ospedale di Angera, dimostrando quanto Roma sia sorda di fronte alle esigenze del territorio. A ciò bisogna sommare il fatto che questa decisione ha messo a rischio anche la stessa pediatria, che sentirà la mancanza di figure professionali che fino ad oggi hanno lavorato in sinergia».
Una posizione che, nei giorni scorsi, il segretario del PD Alessandro Alfieri ha smentito: « la decisione di chiudere il punto nascite non deriva da una scelta del Governo, ma, da una parte, dalle linee guida per garantire la sicurezza della mamma e del bambino concordate nel 2015 da Stato e Regioni, e dall’altra parte, da esigenze di funzionalità della pediatria segnalate dagli stessi operatori che lavorano nel presidio».

Al di là delle ragioni che hanno portato alla chiusura del punto nascita e della pediatria, il consigliere Monti assicura sostegno alle proteste: « Il mio intervento è stato quello di recuperare nuove risorse per l’ospedale di Angera, la cui sopravvivenza sarebbe stata messa a rischio a causa della chiusura del punto nascite, creando servizi nuovi, in precedenza assenti, capaci di dare nuovo slancio alla struttura».

«Stamattina ho quindi partecipato, con altre 500 persone, alla manifestazione di protesta contro la chiusura del punto nascite, rimarcando  la volontà dell’istituzione di mettere in garanzia l’ospedale e potenziarlo ulteriormente».

«In conformità alla legge 23 è mia intenzione lavorare per creare un tavolo con amministratori locali per riuscire a definire come e cosa fare con questi nuovi fondi. Depositerò in tempi rapidi un Ordine del Giorno in Consiglio regionale per chiedere al nuovo Governo un cambio di passo, cancellando una legge ingiusta, che guarda solo al numero delle nascite e non alla qualità del servizio offerto o – conclude Monti – alle peculiarità di un particolare territorio».


La politica di riordino dell’attività sanitaria sta innescando una serie di polemiche nei territori per gli interventi che indeboliscono l’offerta ospedaliera:
qui il riassunto.

La nuova riforma della sanità porterà a cambiamenti nell’attuale assetto organizzativo. L’ospedale non sarà più il centro dell’offerta ma sarà in rete con il potenziamento dei presidi territorial: ecco le linee

Pubblicato il 09 Dicembre 2016
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