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L’eccellenza è di casa alla bocciofila F.lli d’Italia di Vergiate

Ai playoff ha sfiorato l’ingresso alle finali di Bergamo. Il presidente Giuliano Aquili fa un bilancio dell’annata agonistica della sua società

Bocce varie

Molto entusiasmo alla F.lli d’Italia di Vergiate per i risultati conseguiti dalla squadra maschile di prima categoria che, al termine dei playoff, ha sfiorato l’ingresso alle finali di Bergamo, pur essendo stata sconfitta nell’incontro casalingo per 6-2. Ha vinto il ritorno per 4-3, quindi a un passo dal clamoroso ribaltamento nel doppio incontro. Abbiamo voluto sentire dal diretto interessato, il presidente Giuliano Aquili, qualche particolare in più, non solo dell’ultimo atto, ma anche dello svolgimento dell’annata agonistica della sua società.

Presidente si percepisce dalle sue parole introduttive la soddisfazione per essere arrivati a un passo dal traguardo, ma come è andata questo incontro di ritorno a Brescia?
«Il risultato finale ci condanna, ma avremmo potuto porre tutto in discussione se solo avessimo avuto un pizzico di buona sorte. Basti pensare che avevamo vinto le due individuali con Renato Biancotto e la prima terna; la seconda si è decisa sul classico filo di lana: gli avversari hanno piazzato l’ultima boccia in una posizione molto difficile, quasi impossibile da colpire. Il nostro bocciatore aveva ancora due bocce, ma non è riuscito per un soffio a colpirla, per cui dal possibile 4-0 per noi, ci siamo trovati alla pausa sul 3-1. Poi la loro coppia formata da Visconti/Zovadelli è riuscita a conquistare i due punti necessari a passare il turno, malgrado Biancotto/D’Altoè ci avessero portato sul 4-2 e stessero prevalendo per la conquista del quinto punto. L’incontro a quel momento è stato interrotto e così si è infranto il sogno cullato della rimonta impossibile».

Cronaca del match vibrante, quasi raggiunto il completo capovolgimento del negativo risultato dell’andata. Svolgimento analogo al turno precedente con la Sulbiatese di Monza: pareggio in casa e vittoria per 5-2 in trasferta. Non è che i campi di Daverio, dove si svolgono gli incontri casalinghi, siano troppo facilmente interpretabili dagli avversari e invece siano da voi sofferti?
«Sicuramente no, i campi della Davierese sono molto belli, è vero non presentano irregolarità significative, la cui conoscenza profonda potrebbe orientare maggiormente gli incontri casalinghi; forse l’unica remora potrebbe essere quella psicologica, cioè di ritenere quasi obbligatorio prevalere fra le mura amiche e quindi, inconsapevolmente irrigidirsi di quel tanto che conduce a perdere la necessaria naturalezza delle giocate, ma è una supposizione non suffragata da alcuna prova evidente. Certo che la F.lli d’Italia è costretta a giocare lontano da Somma Lombardo. Da quando i campi di Italia Nuova sono stati soppressi per creare una zona di parcheggio, abbiamo dovuto emigrare, prima a Crenna, poi a Daverio. Siamo un Società storica, esistiamo dal 1937, sarebbe davvero affascinante che il Comune scoprisse il modo di farci rientrare a giocare nella nostra città».

Anche se a un passo dall’ingresso in Paradiso, con o senza Beatrice che “quinci rivolse inver’ lo cielo il viso”, con la squadra maschile, come mai la femminile, indicata fra le favorite della vigilia, è caduta in un inatteso flop?
«Questo non è un enigma, bensì un percorso molto chiaro, costellato da una serie di difficoltà che inizialmente non erano attese. L’inserimento nel girone con l’Osteria Grande di Bologna, campione d’Italia uscente e poi finalista del campionato 2021, rappresentava già una difficoltà di cui avremmo fatto volentieri a meno, essendo geograficamente più logico che Bologna gravitasse verso le limitrofe Marche, tuttavia siamo mancati noi, alcune giocatrici di grandissima qualità hanno fornito prestazioni altalenanti o addirittura ben lontane dal loro standard abituale, non si è determinato anche lo spirito di squadra, gli sforzi in tal senso di Sergio Ardenghi, che è stato il direttore tecnico, sono stati infruttuosi o comunque indirizzati verso un obiettivo che non ha sortito risultati, del resto dopo lo 0-8 iniziale contro le bolognesi il nostro destino era già segnato».

E per il campionato 2022?
«Per ora mistero per quanto riguarda il regolamento, non sappiamo se ci sarà un girone unico di primo livello, in tal caso vedremo se partecipare, dato che le trasferte che si preannunciano potrebbero essere proibitive per i costi da sostenere. C’è un po’ di amarezza di fronte a questa eventualità, perché crediamo nel settore femminile e siamo profondamente affezionati alle nostre atlete che riteniamo siano fra le migliori in Italia.” Giuliano Aquili trasuda orgoglio per la sua Società a ogni passaggio, si sente la prorompente gioia per i risultati della squadra maschile, è cosciente del valore della componente femminile che vorrebbe issata lassù nell’empireo dantesco per fugare il rammarico per quei particolari intralci che desidererebbe venissero spazzati via per lasciare l’orizzonte futuro ancora più sereno di quanto non appaia oggi, ma rimane cosciente che alla F.lli d’Italia, comunque, l’eccellenza è di casa».

PILLOLE DI BOCCE
22 ottobre – Daverio – finale regionale serale individuale ABCD 1) Barilani Walter – Cuviese 2) Longhini – Davierese 3) Visciglia – Davierese 4) Colli Claudio – Crevese 23 ottobre – Mantova, Bocciofila Montata Carra – Campionati Regionali 2021 Terna C – 1) Baraldi/Casartelli/Giudici – Beigiurnà Femminile – 2) Sara Politi – Renese

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Pubblicato il 24 Ottobre 2021
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