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Anche il poeta Vittorio Sereni era affetto da interismo

Sereni non è stato l'unico poeta ad essersi "ammalato" di calcio. Alberto Brambilla ha curato per Nomos edizioni "Il verde è sommerso in nerazzurro" Vittorio Sereni e lo sport: scritti 1947-1983

vittorio sereni

Beppe Severgnini, vice direttore del “Corriere della Sera”, inguaribile interista che tanto ha scritto e parlato di questa strana malattia chiamata, appunto, interismo, sarebbe ben lieto di sapere che anche il poeta Vittorio Sereni era affetto dalla sua stessa “patologia” calcistica. A svelarlo sono le pagine del saggio “Il verde è sommerso in nerazzurri”, curato per Nomos Edizioni da Alberto Brambilla, saggista esperto del rapporto tra sport e scrittura.

CALCIO E CICLISMO MUSE ISPIRATRICI

Vittorio Sereni aveva una passione viscerale per l’Fc. Internazionale già AmbrosianaInter, oggi in procinto di cambiare nome per ragioni poco poetiche. La tesi di Brambilla è stimolante non solo per i tifosi: lo sport, in particolare il calcio e il ciclismo, non è un accidente nel percorso letterario di Sereni, ma ne è parte integrante. E per dimostrarlo il curatore prende in considerazione gli scritti del poeta che vanno dal 1947 al 1983.

Il saggio è suddiviso in tre parti. Una sorta di «stratigrafia della passione» di Sereni che parte dai “percorsi poetici” passa dalla “prosa in campo” per arrivare agli “scritti sportivi”.  L’esordio non poteva che essere affidato a “Tra stadi, echi e silenzi“, da cui è tratto anche il titolo del libro, poesia ispirata da un incontro tra Ambrosiana-Inter e Juventus. Un testo che Brambilla definisce «esemplare» e «stilisticamente compiuto». È interessante notare come Sereni utilizzi definizioni oggi entrate nel lessico comune dei telecronisti, “le zebre” e “il reame bianconero” per indicare gli juventini.

I poeti non sono dunque estranei al fascino del calcio, anzi. Prima di Sereni anche al grande Umberto Saba, seppure di una generazione diversa e non appassionato di sport,  è accaduto «di accostarsi a questo come a tanti spettacoli del mondo e di sentirsene subito messo al canto. Del quale, come si sa, è tutt’altro che avaro», scrive Sereni in una recensione del libro “Giuochi e Sports” pubblicato nel 1950.

LA PROSA AL SERVIZIO DELLA POESIA

Se la poesia è l’espressione più alta e simbolica di questa passione, gli scritti di prosa, secondo Brambilla, svolgono «una funzione di preparazione, verrebbe da dire di “documentazione” di quanto poi si concreta, spesso con un effetto di concentrazione e insieme di geniale “confusione” rispetto alla fonte originaria nell’atto poetico».

La produzione di Sereni è molto ampia, il curatore cita dodici scritti, per lo più articoli giornalistici, a partire da quelli “ticinesi” che testimoniano non solo la curiosità del poeta verso lo sport ma anche una certa competenza nel trattare questi temi, qualità che rende i suoi articoli degni di una considerazione da parte di chi ignorava il suo lignaggio poetico. Sereni sapeva scrivere di sport e si faceva leggere anche dal tifoso di Voghera- equiparabile per i giornalisti sportivi alla mitica casalinga – che poteva apprezzarne fantasia e aspetti tecnici, capacità di analisi e, perché no, anche l’eleganza del linguaggio.

INTERISMO UNA MALATTIA PRESA DA RAGAZZO

Il saggio di Brambilla si chiude con gli scritti sportivi, tutti da gustare, tra cui anche il “Fantasma nerazzurro“, in cui il poeta affronta il tema della sua passione sportiva. Scrive Sereni: «Mi è capitato spesso di sentirmi rivolgere una domanda come questa: “Ma dica un po’, uno come lei, con un certo tipo di interessi, uno che scrive, che ha letto e legge certi libri, un intellettuale, come fa ad appassionarsi, a prendere sul serio certe cose? Non ci sarà mica un po’ di posa, un vezzo, appunto, da intellettuale? Un’ostentazione, una voglia di differenziarsi dagli altri del suo solito ambiente?”. So di essere in buona fede rispondendo che queste sono malattie che si prendono da ragazzi: magari passano, e se non passano com’è nel mio caso, non c’è che da prenderne atto, davvero non è un problema e non è nemmeno una vergogna».

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Il libro “Il verde è sommerso in nerazzurri” sarà presentato in streaming (https://luino.civicam.it/)   giovedì 18 febbraio alle ore 18 Massimo Raffaeli dialoga con  il curatore Alberto Brambilla

 

 

 

 

Piero Chiara profeta televisivo di ciclismo

Pubblicato il 17 Febbraio 2021
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