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“Ognuno ha la sua normalità”: il 3 dicembre è la giornata internazionale della disabilità

La ricorrenza è promossa dalle Nazioni Unite a partire dal 1981. Il tema internazionale per il 2023 e i numeri in Italia

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Ogni 3 dicembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, ricorrenza promossa dalle Nazioni Unite a partire dal 1981.

L’obiettivo principale di questa giornata indetta dalle Nazioni Uniti è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide affrontate dalle persone con disabilità e promuovere un’impegno globale per sostenere la loro dignità, i loro diritti e il loro benessere.

IL TEMA DELLA GIORNATA 2023

Ogni anno, inoltre, viene scelto dall’Onu un tema specifico a proposito della disabilità, quello del 3 dicembre 2023 è Un’azione congiunta per preservare e realizzare gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile a vantaggio, con e attraverso le persone con disabilità (“United in action to rescue and achieve the SDGs for, with and by persons with disabilities”).

I NUMERI IN ITALIA E IN LOMBARDIA 

Secondo l’Istat, in uno studio pubblicato nel 2021, in Italia le persone con disabilità – «ovvero che soffrono a causa di problemi di salute, di gravi limitazioni che impediscono loro di svolgere attività abituali» – sono, al 2019, 3 milioni e 150 mila, ovvero il 5,2% della popolazione.

Gli anziani sono la fascia più colpita: quasi 1 milione e mezzo di ultrasettantacinquenni (il 22% della popolazione in quella fascia di età) si trovano in condizione di disabilità e 1 milione di essi sono donne.

La “geografia della disabilità”, si legge nello studio, vede al primo posto le Isole, con una prevalenza del 6,5%, contro il 4,5% del Nord ovest. Le regioni nelle quali il fenomeno è più diffuso sono l’Umbria e la Sardegna (rispettivamente, il 6,9% e il 7,9% della popolazione). Lombardia e Trentino Alto Adige sono, invece, le Regioni con la prevalenza più bassa: il 4,1% e 3,8% rispettivamente.

Il 29% delle persone con disabilità vive sola, il 27,4% con il coniuge, il 16,2% con il coniuge e i figli, il 7,4% con i figli e senza coniuge, circa il 9% con uno o entrambi i genitori, il restante 11% circa vive in altre tipologie di nucleo familiare.

Articolo 3 della Convenzione sui diritti delle Persone con disabilità – principi generali   

(a) il rispetto per la dignità intrinseca, l’autonomia individuale, compresa la libertà di compiere le proprie scelte, e l’indipendenza delle persone;

(b) la non discriminazione;

(c) la piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella società;

(d) il rispetto per la differenza e l’accettazione delle persone con disabilità come parte della diversità umana e dell’umanità stessa;

(e) la parità di opportunità

(f) l’accessibilità;

(g) la parità tra uomini e donne;

(h) il rispetto dello sviluppo delle capacità dei minori con disabilità e il rispetto del diritto dei minori con disabilità a preservare la propria identità.

“OGNUNO HA LA SUA NORMALITÀ” – La posizione della Onlus AILA

«Ognuno di noi ha la sua normalità e può dare un contributo alla comunità». Per l’associazione italiana contro gli abusi AILA onlus-ets fondata da Ada Orsatti, i principi basilari della Convezione, la cui ratifica della Comunità Europea è del 13 dicembre 2006, mentre in Italia il 13 marzo 200, sono il fondamento dell’attivismo.

«Ci battiamo sia presso le istituzioni locali che quelle nazionali, affinché questi principi vengano rispettati in tutti gli ambiti, da quello sanitario, a quello scolastico a quello lavorativo. In Italia ci sono molte leggi a tutela dei disabili e dei loro diritti, ma troppo spesso ancora vengono disattese. La totale inclusione delle persone con disabilità nella vita sociale delle comunità e nazionale è ancora un obiettivo da raggiungere. Il nostro operato si svolge anche nel promuovere, tramite incontri nelle scuole, l’educazione i bambini e degli adolescenti al rispetto della diversità di ogni essere umano, sia esso disabile o “normodotato”, perché ognuno di noi ha la sua normalità e può dare un contributo alla comunità».

Conclude l’associazione: «Occorre inoltre rafforzare l’opera delle istituzioni e delle associazioni che operano in favore delle persone disabili contro una preoccupante deriva che sta riemergendo da parte di alcuni gruppi politici e da molte persone, sul ritorno di idee discriminanti e di “differenziazione” dei percorsi di vita delle persone con disabilità sin dalla scuola. Noi siamo in prima linea».

Pubblicato il 03 Dicembre 2023
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