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Sono passati 50 anni dalla legge sul divorzio, inizio di una nuova stagione di diritti

Quella del 1 dicembre 1970 fu una legge che si inserì in una stagione di grande rivoluzione nell’ambito dei diritti per la società italiana e di sempre maggiore distinzione tra la sfera religiosa e le leggi dello Stato

divorzio

Con oggi, 1 dicembre 2020, sono esattamente cinquant’anni che esiste il divorzio in Italia. Ovvero da quel 1 dicembre 1970 quando il Parlamento italiano diede il via libera alla ‘Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio’, la legge 898, mettendo così fine ad un tabù della società italiana dove sposarsi era una scelta a vita.

L’aula diede il via libera dopo una seduta interminabile al termine della quale venne approvata la legge conosciuta come “Fortuna-Baslini”, dal nome dei due deputati primi firmatari delle proposte di legge.

Fu un risultato ottenuto nonostante l’opposizione della Democrazia Cristiana, il partito di maggioranza relativa. Lo ricorda oggi Giuseppe Adamoli, esponente di spicco della Dc lombarda: “Fu un momento che per me segnò uno strappo con la Dc quando ero già giovane sindaco. Sulla “Voce delle Prealpi”, settimanale del partito, scrivevo solitario in entrambe le occasioni: “Fedeltà al partito o alla mia coscienza? Scelgo la mia coscienza – rispondevo – e dico si alla legge”.

L’approvazione della legge sul divorzio fu messa in discussione da subito. Negli anni seguenti si organizzò un movimento politico, sostenuto anche dai partiti contrari all’introduzione della legge, che promosse un referendum abrogativo ma nel referendum sul divorzio, tenutosi nel 1974, la maggioranza si espresse per il mantenimento dell’istituto. Andarono alle urne più di 33 milioni di persone: i “no” che confermarono il divorzio ottennero il 59,30 per cento, i “sì” il 40,7.

“Ora sembra tutto facile – ricorda ancora Adamoli – ma la questione allora era incendiaria e qualche mia guida personale, che sedeva in Parlamento, era nettamente contraria al divorzio. Il rispetto della Dc non mi era venuto meno e qualche anno dopo, con un congresso animatissimo, sarei stato eletto segretario provinciale che allora contava molto. Quanta diversità rispetto ad oggi”.

Quella sul divorzio fu una legge che si inserì in una stagione di grande rivoluzione nell’ambito dei diritti per la società italiana e di sempre maggiore distinzione tra la sfera religiosa e le leggi dello Stato.

La legge sul divorzio venne modificata nel 1978 e nel 1987 con la riduzione da cinque a tre anni dei tempi necessari per arrivare alla sentenza definitiva. Nel 2015 è stato approvato un disegno di legge che introduce il cosiddetto divorzio breve, che riduce il periodo tra separazione e divorzio, e anticipa lo scioglimento della comunione dei beni.

Pubblicato il 01 Dicembre 2020
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