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Ventitré candeline

Varesenews è nato nel 1997 di questi tempi. Ripensare alla strada fatta è utile e interessante per guardare avanti e continuare a progettare. Il motore di questo lavoro sono le comunità e i territori in cui viviamo

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C’è stato un tempo in cui tutto il sito di Varesenews stava su un solo server. Gli articoli, la pubblicità, le foto erano parti di un’unica pagina. Oggi ogni volta che digitate l’indirizzo (la url) del giornale, o cliccate su un link per accedere a qualche contenuto, come minimo chiamate una trentina di server sparsi in diverse parti del pianeta.

Raccontare cosa fosse il 1997 per il digitale è come ricordare l’epoca dei dinosauri. Quando ci capita, soprattutto nelle prime classi delle superiori, le ragazze e i ragazzi ci guardano con la stessa curiosità di quando si spiegano le guerre puniche. Eppure arriviamo da lì e sono passati poco più di vent’anni.

Vent’anni dopo il mondo è un’altra cosa e vale anche per il nostro lavoro. Non stiamo a descrivere tutti i passaggi perché davvero rischieremmo di farvi lasciare questa pagina, ma ricordare alcuni cambiamenti ogni tanto fa bene.

Ci sono state intuizioni interessanti nel corso della nostra storia. Pensate che quando ancora non esistevano Facebook, Instagram e YouTube (eh sì perché c’è stato anche quel tempo lì…) avevamo sviluppato un progetto che coinvolgeva la comunità. Ancora prima dei commenti, delle foto e dei video dei lettori, avevamo pensato a uno spazio in cui ognuno potesse spedirci una foto e un breve testo con Anche io leggo Varesenews perché…

In poco tempo erano arrivate oltre cinquemila risposte e il giornale si era colorato di tante faccine. Poi il “buon” Mark Zuckerberg pensò bene nel 2004 di inventare Facebook, che poi arrivò in Italia alla fine del 2008. Per diventare uno strumento di uso comune ci vollero circa cinque anni, ma da allora molto è cambiato.

Per noi quei cinque anni significarono crescere e sviluppare un altro progetto: il 141tour. Un viaggio attraverso tutti i comuni della provincia che all’epoca, nel 2013, erano appunto 141 (oggi sono diventati 138 per via di diverse fusioni).

Per questo articolo abbiamo scelto la foto di una torta perché in una delle tappe di quel tour ci fecero trovare un dolce per fare festa insieme. I bambini a Gornate Superiore a Caronno Varesino e in altri paesi disegnarono per noi striscioni sistemati sui cancelli dei loro ausili o scuole. Non era ancora quel terribile momento delle scritte “Andrà tutto bene”. I bambini ci salutavano con scritte colorate “Benvenuto Varesenews, ti stavamo aspettando”, con qualche giorno di lavoro in previsione del nostro arrivo nelle loro piccole comunità. Gli sguardi di quei piccoli ricompensava lo stare in giro ore e ore per ascoltare e raccontare le tante realtà dei nostri territori. Un po’ come quel cartello del barbiere di Cuvio con la scritta: “Domani passa Varesenews. Fatevi belli”. Un marketing straordinario fatto in casa.

Ventitré anni dopo siamo un po’ più anziani, ma con una energia ancora intatta. Con lo sguardo rivolto al futuro, sapendo che abbiamo fatto tanta strada, ma che la più interessante la dobbiamo ancora percorrere.

Una cosa resta immutata, insieme alla nostra passione: la certezza che lavoriamo con voi, per raccontarvi quello che succede e le storie di tante persone. In questi anni abbiamo capito sempre di più che la nostra dimensione è glocal, con i piedi ben piantati sui territori per valorizzarli e farli conoscere e al tempo stesso con uno sguardo che va oltre ogni confine. Con questo, abbiamo anche la consapevolezza che faremo sempre meglio se al nostro fianco ci sarete voi. È una maturazione profonda rispetto ai tanti passaggi che abbiamo fatto e visto in questi anni.

Abbiamo ancora voglia di progettare e vi racconteremo presto cosa bolle in pentola.

Pubblicato il 30 Settembre 2020
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