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L’altro è stato il protagonista dei miei giorni di quarantena

Il racconto di Elena: "L'altro mio più prossimo, la mia famiglia, mio marito ed i miei figli, con i quali ho passato un tempo ricchissimo. L'altro siamo anche noi, e ai miei “altri” voglio urlare  “non perdiamoci di nuovo""

Memoria covid

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Di seguito la storia di Elena.

Sono passati diversi mesi, stiamo tornando lentamente alla vita precedente la quarantena ed in questo giorno di pioggia, inevitabilmente torno con il pensiero ai momenti di totale chiusura.

Nella testa mi si ripresenta continuamente la parola “altro”.

Sarà per la mia propensione alla cura, ma l’altro è stato il protagonista dei miei giorni di quarantena.

L’altro mio più prossimo, la mia famiglia, mio marito ed i miei figli, con i quali ho passato un tempo ricchissimo: ho visto in mio marito  la forza della resilienza, la capacità di adattarsi ed apprezzare un repentino cambiamento non privo di incertezze.

Ho trovato i miei figli, che avevo lasciato bambini, ormai adulti , capaci di una intesa e complicità che mi ha rasserenato, ho percepito fratellanza e amicizia, sono speciali per me loro, e speciale è il loro legame.

L’altro, quello che con me ha vissuto momenti di disorientamento e paura, le mie colleghe : attimi  a guardarci negli occhi, a giorni incredule, a giorni desolate a scambiarci parole di conforto e a darci forza, a scoprire il bello dell’altra,  quello che la fretta dei giorni normali non ci aveva mai fatto vedere:  è cosi che si è consolidato l’affetto.

L’altro, l’anziano della R.S.A dove lavoro, quello fragile, quello a rischio, quello da proteggere…e invece si rivela forte, riorganizza con me il suo tempo, scopre nuovi affetti, si adatta ad un freddo contatto con i famigliari in video chiamata; con questo altro ho passato gran parte della mia quarantena, ho sentito l’abbraccio di una seconda famiglia, dove a fare la differenza sono stati i gesti semplici, piccoli, percepiti solo dall’ ”altro” a cui erano diretti, ma che ci hanno  salvato.

Poi c’è l’altro, e l’altro, e l’altro ancora, che messi insieme hanno fatto comunità, che non manca  mai di rimboccarsi le maniche, di perdere le notti, di fare fatica, di rinunciare a tempo per sè: questo altro è il mio esempio,  sparge amore a piene mani, in diverse forme:  con gesti concreti, studiati e nati dal buon senso; con parole misurate, attente al tuo sguardo, carezze per l’anima; con silenzi ad ascoltare il ritmo del respiro, facendoti arrivare l’onda di un pensiero, una preghiera che ti protegge , tutti i giorni, senza saltarne uno.

L’altro che davi per scontato, che c’era ed eri sicuro che ci sarebbe stato sempre, ma per il quale ti sei preoccupata  e che ti è mancato talmente tanto da lasciarti con il fiato sospeso.

Poi c’è l’altro sconosciuto, a cui hai deciso di dedicare un po del tuo tempo, perchè hai  sentito che ne aveva bisogno, e alla fine è diventato l’altro conosciuto, che ti ha arricchito, che ti ha reso fiera di aver colto l’opportunità data da questo tempo : creare legami, nella consapevolezza di avere bisogno dell’altro per dare alla vita quella bellezza che a pensarci mi vengono le lacrime agli occhi .

L’altro siamo anche noi, e ai miei “altri” voglio urlare  “non perdiamoci di nuovo”!!!

Elena Brocchieri, Luino

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Pubblicato il 08 Giugno 2020
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