Oltre centomila studenti festeggiano l’ultimo giorno di scuola
In programma recite, premiazioni, giochi sportivi e merende all'aperto sempre a piccoli gruppi, piccole cerimonie e saluti istituzionali. C'è anche chi l'8 giugno lo festeggia in Dad
La giornata di oggi, martedì 8 giugno, chiude l’anno scolastico 2020-2021 per gli oltre centomila studenti della provincia di Varese (Quasi 100 mila gli iscritti alle statali più altri 9 mila che frequentano gli istituti paritari). Ed è comunque una festa, per i bambini e per i ragazzi. Magari una festa dai toni pacati rispetto alle scorrerie del passato, per molti una liberazione in agrodolce vissuta anche quest’anno, come l’anno scorso, lontani dai compagni di classe. Ma è sempre un giorno da celebrare perché questo 8 giugno segna la fine di un anno scolastico particolarmente faticoso e difficile, soprattutto dal punto di vista emotivo, per tutti i sacrifici richiesti agli alunni per il contenimento della pandemia.
Per gli oltre 40 mila bambini delle scuole primarie di Varese e provincia questo ultimo giorno di scuola si celebra tra recite, musical, piccoli spettacoli, premiazioni, giochi sportivi e merende all’aperto sempre a piccoli gruppi. Ci sono qua e là i messaggi di saluto e ringraziamento da parte dei sindaci, a testimoniare la particolarità di questo anno scolastico, e piccole cerimonie per il diploma (in foto quella della Pascoli a Cazzago Brabbia) dei circa 8mila alunni delle classi quinte che a settembre proseguiranno il percorso scolastico in un’altra scuola: la media.
Anche nelle secondarie di primo grado, si festeggia come si può, classe per classe, a meno di convenienti dell’ultimo omento, com’è capitato alla Vidoletti di Varese, dove l’Istituto scolastico ha preferito tenere gli studenti in Dad, a causa di un insegnante risultata contatto diretto con una persona positiva al Coronavirus.
E poi ci sono i ragazzi delle scuole superiori, circa 40mila, iscritti nelle 69 secondarie di secondo grado di Varese e provincia. anche per loro i festeggiamenti sono molto sentiti ma comunque ridotti rispetto all’epoca pre-covid. In alcuni casi esplicitamente scongiurati, come ad esempio allo Stein di Gavirate, dove la dirigente scolastica ha preferito che gli ultimi giorni di lezione si svolgessero in DAD.
Che sia in classe, in una merenda all’aperto o ancora una volta a distanza, l’auspicio in questa fine di anno scolastico è riuscire a passare un’estate serena e che a settembre ci siano tutte le condizioni per poter tornare a scuola in presenza, con continuità e sicurezza, perché anche il diritto allo studio possa essere pienamente goduto da tutti.
Una preoccupazione in più ce l’hanno invece i ragazzi di terza media e di quinta superiore in attesa, assieme alle loro famiglie, di conoscere le date di esame e poter poi anche loro aprire il capitolo delle vacanze estive con un liberatorio “Arrivederci a settembre”.
Proseguono invece ancora per qualche settimana i servizi per la prima infanzia 0-6 anni: aperte sino alla fine di giugno le scuole materne, mentre la maggior parte dei nidi rimarranno attivi anche per tutto il mese di luglio.
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