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Meno mezzi pesanti e più treni: così la Svizzera sta incentivando il trasporto ferroviario

Nel primo semestre del 2023 la ferrovia ha raggiunto una quota di mercato pari al 72,7 per cento ma il governo elvetico ha in programma nuove misure per rendere ancora più efficente Alptransit e conveniente il trasporto su rotaia

gottardo alptransit ferrovie svizzere

La Svizzera potenzerà ulteriormente la sua politica per trasferire il trasporto delle merci dalle strade alla ferrovia. Il Consiglio federale, attraverso il nuovo rapporto sul trasferimento del traffico adottato nella seduta del 29 novembre ha stabilito un ulteriore aumento della tassa sul traffico pesante proprio al fine di potenziare il traffico merci su rotaia attraverso le Alpi. Inoltre vuole creare le basi affinché i trasporti ferroviari su tratte inferiori a 600 chilometri possano ricevere maggiore sostegno finanziario.

Misure che, insieme alla strategia generale sui trasporti, stanno dando dei risultati concreti: “In linea di principio – precisa la nota del governo elvetico – il completamento della nuova ferrovia transalpina (Alptransit) e gli ulteriori strumenti e misure finora adottati hanno un impatto positivo sul trasferimento del trasporto merci attraverso le Alpi: nel primo semestre 2023 la ferrovia ha raggiunto una quota di mercato pari al 72,7 per cento. Contemporaneamente i transiti di autocarri sono scesi ben al di sotto del milione, nonostante la forte crescita del traffico globale. Il trasferimento è oggi ostacolato da diversi fattori quali la difficile situazione economica in Europa, i numerosi cantieri sulla rete ferroviaria e i ritardi di molti treni”.

L’obiettivo sancito per legge, ridurre a 650 000 l’anno i transiti di autocarri, rimane tuttavia disatteso e per questo si è deciso di adottare nuove misure. Nel dettaglio:

Adeguamento della TTPCP: le tariffe TTPCP dovranno essere aumentate, con decorrenza dal 1° gennaio 2025, in funzione del rincaro generale. Rimaste invariate dal 2012, saranno pertanto incrementate del 5 per cento. Parallelamente il Consiglio federale sta elaborando un progetto per l’ulteriore sviluppo della TTPCP che disciplinerà, tra le altre cose, l’integrazione nel sistema della tassa dei veicoli a propulsione elettrica. Maggior sostegno su tratte brevi: secondo un’analisi esterna, un promovimento aggiuntivo su tratte inferiori a 600 chilometri consentirebbe di trasferire alla ferrovia ulteriori trasporti. Il Consiglio federale intende creare le basi legali necessarie a tale scopo. Il promovimento più mirato delle brevi distanze nel traffico combinato genera uscite supplementari per questo segmento. Per finanziarle, occorre ridurre le indennità per offerte su lunghe distanze nei prossimi anni.

L’impatto di questa politica avrà effetti tangibili anche per l’area insubrica: “A beneficiarne – continua il Consiglio Federale – dovranno essere, in particolare, il traffico interno da e verso il Ticino e il traffico d’importazione e d’esportazione. Maggiori incentivi dovrebbero inoltre essere destinati anche alle offerte di trasporto da e verso la Germania meridionale e la Francia orientale. Altre misure: la strada viaggiante sarà in esercizio fino al 2028, come auspicato dal Parlamento. Inoltre, la Confederazione rinuncia al previsto aumento del prezzo della corrente ferroviaria per il traffico merci dall’inizio del 2024. Il prezzo resterà pertanto di 12 centesimi per chilowattora, sgravando il traffico merci di circa 10 milioni di franchi l’anno. Il Consiglio federale invita inoltre tutti gli attori coinvolti a migliorare la situazione operativa nel traffico di transito attraverso la Svizzera. Affinché Alptransit possa espletare – conclude la nota dell’esecutivo – ancora meglio il proprio potenziale, occorre intensificare ulteriormente il coordinamento internazionale e la collaborazione. Per i cantieri sulle sue tratte di accesso dovranno essere create sufficienti capacità di deviazione”.

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Pubblicato il 29 Novembre 2023
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